Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Il martire scalda il centro storico

Fonte: Sardegna Quotidiano
16 gennaio 2012

Stampace

 

SANT’EFISIO Statua del Lonis seguita da centinaia di fedeli Il Comune: più pubblicità per la processione di gennaio

Un lungo corteo sotto la pioggia fine. Ancora una volta Cagliari si è stretta attorno a Sant'Efisio e lo ha accompagnato per le sue del centro storico nel giorno del martirio. Quella del 15 di gennaio, lo ha ricordato il presidente dell'Arciconfraternita Fabrizio Pau, è la ricorrenza più importante dal punto di vista religioso, e quest’anno i confratelli hanno voluto organizzare qualcosa in più rispetto al passato. La statua del Santo, come da tradizione ornata dall’elmo piumato, la spada e la palma simbolo della testimonianza di fede, è stata accompagnata anche dai suonatori di launeddas, dai miliziani a piedi, e da fedeli in costume sardo da Cagliari, Giorgino, Pirri, Monserrato, Quartu, Sarroch, Selargius, Serdiana, Settimo, Sinnai: una rappresentanza di 25 gruppi folkloristici provinciali. La processione ha lasciato la chiesetta di Stampace alle 18 e 30. Il simulacro ha imboccato via Azuni, poi ha proseguito verso piazza Yenne, corso Vittorio Emanuele e via Sassari. Da qui è sceso in via Roma dove ha trovato ad attenderlo, di fronte a palazzo Bacaredda, il sindaco Massimo Zedda e l'assessore al Turismo Barbara Aragiolas. Il sindaco si è unito alla processione che ha proseguito verso il largo Carlo Felice, per completare il percorso e fare ritorno alla chiesetta di Stampace dove l'Arcivescovo Giuseppe Mani ha celebrato la messa. Mani, nella sua omelia ha sottolineato l'importanza della festa del 15 gennaio, meno fastosa del Primo maggio, ma più interiore e ha ricordato la storia del Santo guerriero che «per la sua testimonianza di fede – ha detto –, ancora oggi deve essere preso ad esempio ». Il tentativo di dare un risalto maggiore alla ricorrenza, frutto dell'impegno organizzativo dell'Arciconfraternita, è stato apprezzato dall'amministrazione, che ha colto l'occasione per ribadire l'intenzione di puntare maggiormente sugli appuntamenti religiosi per valorizzare la città in termini identitari, culturali ma anche turistici. «La festa di Sant'Efisio, come la settimana Santa e le altre ricorrenze religiose – ha detto l'assessore Argiolas –, possono diventare eventi da vivere e da offrire ai visitatori. Si possono creare delle opportunità importanti per gli operatori turistici anche in bassa stagione ». A partire dal prossimo anno, annuncia l'assessore, verrà maggiormente pubblicizzata, assieme agli altri appuntamenti religiosi, anche la processione del 15 gennaio. Intanto si comincia a pensare anche alla Sagra, che ha ricevuto il sigillo dell'Unesco «in considerazione dell'alto valore dell'iniziativa volta alla protezione e alla diffusione delle tradizioni etnomusicali e folkloristiche della Sardegna». In periodo di crisi è inevitabile qualche economia ma, assicura la Argiolas, «ci saranno soltanto dei tagli alle tribune e un ridimensionamento della parte folkloristica: Sant'Efisio per la città di Cagliari è intoccabile».

Michele Sali