Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Lirico: via il soprintendente

Fonte: La Nuova Sardegna
16 gennaio 2012

Il cda cerca il congedo da Di Benedetto senza polemica



Il successore sarà scelto con una gara Ieri Vladimir Luxuria tra i dipendenti in sit in davanti al Teatro

CAGLIARI. Il consiglio di amministrazione del Teatro lirico ieri ha deciso: il soprintendente Gennaro Di Benedetto deve andare via, se possibile senza polemiche. Subito dopo la riunione del cda una delegazione ha incontrato il soprintendente per individuare un percorso che porti alla risoluzione consensuale del contratto. Di sostituzioni non si è parlato, ma si arriverà a un invito pubblico internazionale per scegliere fra più candidati.
La delegazione composta dal sindaco Massimo Zedda e dal rappresentante del ministero Oscar Serci ha incontrato il soprintendente alle 15 per comunicargli la decisione del cda e lo incontrerà di nuovo lunedì per ascoltarlo e quindi stabilire come sciogliere il rapporto. Di Benedetto è stato assunto col contratto dei dirigenti d’azienda, probabilmente rassegnerà le dimissioni. Ma la sua presenza al Teatro lirico di Cagliari fa già parte della storia e martedì alle 17 il consiglio di amministrazione si riunirà di nuovo per dare seguito alla procedura che sarà stata concordata il giorno prima. Il sostituto potrebbe non tardare a essere insediato. La strada che il sindaco Zedda in varie occasioni non ha fatto mistero di preferire è quella del bando pubblico per il quale entro quindici giorni si presentano vari candidati i cui titoli vengono valutati da una commissione che si insedia apposta. L’alternativa, la scelta diretta di un nome senza confronto con altri candidati, così come è successo con Di Benedetto, in passato non si è rivelata utile. Al telefono il soprintendente non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Sul fronte della protesta dei dipendenti che ancora ieri mattina hanno tenuto un sit-in davanti al Teatro lirico e giovedì 13 hanno fatto il secondo dei cinque scioperi annunciati a dicembre dopo la rottura delle trattative, la decisione del cda deve essere valutata dai sindacati, otto sigle che nel tempo hanno contestato le scelte di De Benedetto accusato, tra l’altro, di aver presentato un piano industriale dove si è condannato il Teatro all’immobilismo e i precari alla disoccupazione. Il «superamento» della fase Di Benedetto era stata la prima richiesta presentata dai sindacati al consiglio di amministrazione. La seconda riguardava il trattamento economico: secondo i sindacati il cda ha tagliato le retribuzioni in modo arbitrario, il cda respinge l’accusa sostenendo che il premio di produzione non si può erogare perché la gestione economica non è andata male ma la parte finanziaria resta disastrosa, i 25 milioni di euro di debito sono ancora lì in tutta la loro pesantezza. I dipendenti chiedevano con forza anche che si riprendessero le produzioni: per rilanciare il prestigio del Teatro lirico di Cagliari e per ricreare occasioni di lavoro e quindi di occupazione. E’ quest’ultima probabilmente la parte che non potrà non essere rinviata all’insediamento di un nuovo soprintendente. Forse oggi i sindacati dirameranno un comunicato, non c’è dubbio che la decisione di congedare Di Benedetto per i dipendenti siano un segnale di parziale disponibilità. Ieri l’attrice ed ex deputato Vladimir Luxuria, in città per lo spettacolo alle Saline «Stasera ve le canto», ha fatto visita al presidio dei lavoratori del Teatro lirico davanti alla struttura di via Sant’Alenixedda. I dipendenti, che in quel momento erano in sciopero e in attesa degli esiti della riunione del consiglio di amministrazione della fondazione iniziata intorno alle 13.30, hanno esposto bandiere e striscioni. A Luxuria hanno regalato la t-shirt con la scritta «Non zittite l’arte», ormai il simbolo della protesta dei lavoratori per il rilancio del Lirico alle prese con i debiti e con gestioni finora politicizzate.