Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«I lavori? Altri soldi buttati»

Fonte: L'Unione Sarda
16 gennaio 2012

L'opinione dei consiglieri comunali sul nuovo cantiere
 

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Parlare dello stadio equivale a scoperchiare (per l'ennesima volta) il vaso di Pandora: ognuno ricorda di essere stato il primo a suggerire una soluzione per il decrepito Sant'Elia. E allora il consigliere comunale e regionale Edoardo Tocco (Pdl), ricorda: «Il Prefetto, sullo stadio, ha dato ragione a quanto da tempo vado dicendo soprattutto nelle sedi istituzionali. Il Sant'Elia è inadeguato ad ospitare partite del massimo campionato di calcio». Secondo Tocco «i centomila euro proposti dal sindaco Zedda per sanare le crepe strutturali, non saranno sufficienti a rendere agibile la struttura che, invece, come propongo da tempo, dovrebbe essere interamente affidata ai privati sia per quanto riguarda la ristrutturazione, sia per la gestione. Solo così si riuscirà a salvare la partecipazione delle migliaia di tifosi allo stadio di Cagliari ed evitare che le partite interne debbano essere giocate addirittura nella penisola e lontano dai cuori rossoblù». Il consigliere dell'Udc Gianni Chessa invece contesta la proposta di Zedda: «Per il Sant'Elia si trovano sempre i soldi. Abbiamo speso centinaia e centinaia di migliaia di euro negli anni per uno stadio che cade a pezzo. Anche questi fondi che il sindaco vuole destinare alle gradinate non sono altro che soldi buttati. Nel frattempo, il Comune non trova i soldi per gli impianti sportivi dove giocano centinaia di ragazzi ogni giorno».
L'ex consigliere comunale Franco Masia, in un comunicato parla di un «mostro pluritentacolare chiamato burocrazia», che frena la ristrutturazione dello stadio. «Far creare al Cagliari calcio un nuovo stadio avrebbe posto in essere una serie di vantaggi: l'amministrazione avrebbe potuto risparmiare risorse, impegnate invece dai privati. L'amministrazione deve compiere una scelta definitiva per risolvere il problema».