Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Liberalizzazioni, no grazie

Fonte: L'Unione Sarda
16 gennaio 2012

Presto in Comune una mozione per contrastare il decreto Monti sugli orari
 

Rivolta e proposte: d'estate si deve aprire di notte
Vedi la foto
La rivoluzione montiana sulle liberalizzazioni è come la proverbiale montagna: sinora ha partorito il topolino. Nel senso che, nonostante gli esercizi commerciali possano decidere liberamente i propri orari, nulla è cambiato in città. In realtà, qualcosina è accaduto: a parte qualche eccezione, gli operatori del settore sono sul piede di guerra. E anche il Comune sembra intenzionato a dire la sua.
LA SITUAZIONE Anche se ormai è stato espropriato di qualunque competenza in materia. Non solo: di fatto, sull'argomento, anche la Regione (che aveva emanato la legge 5 sulla materia) è stata privata delle sue competenze: il “decreto liberalizzazioni” è entrato in vigore come “recepimento di norma comunitaria”. Dunque, diventa una legge che deroga tutte le altre. Ecco la ragione per la quale qualunque esercizio commerciale, se volesse, potrebbe decidere gli orari di apertura in piena autonomia.
IL COMUNE Una cosa che piace poco alle associazioni di categoria. E sulla quale sta riflettendo anche l'amministrazione comunale: la competente commissione consiliare ha avviato una serie di incontri con le realtà del settore: sono stati ascoltati i rappresentanti di Confcommercio e Confesercenti, quelli dei consorzi del centro storico e, la prossima settimana, verranno sentiti anche i sindacati.
L'EPILOGO L'obiettivo è arrivare a una mozione del Consiglio. «In pratica», spiega il presidente Mondo Perra, «vogliamo chiedere alla Regione che impugni il decreto». Quello che stanno facendo altre regioni italiane. Si arriverà a un voto anche se, in Consiglio, esistono diverse sensibilità: ci sono consiglieri di entrambe le coalizioni favorevoli alle liberalizzazioni. Una volta che si arriverà all'approvazione di questo documento, verrà chiesto al sindaco Massimo Zedda di coinvolgere anche gli altri sindaci dell'area vasta per prendere una posizione condivisa.
LE PROPOSTE Prese di posizione che potrebbero non avere alcun effetto. Nonostante le resistenze, la liberalizzazione sembra, per ora, “intoccabile”. E allora, per evitare che le novità possano favorire solo i centri commerciali, sono allo studio anche alcuni progetti. «Si potrebbe pensare», riprende Perra, «a una turnazione tra gli esercizi commerciali». Anche il consigliere di minoranza Pierluigi Mannino, parte in causa visto che è commerciante, fa le sue proposte. «Si potrebbe», sostiene, «creare una serie di sinergie nel corso dell'estate: personalmente, in quel periodo dell'anno, io aprirei solo di notte. Magari, coinvolgendo anche gli altri operatori, i ristoratori, per esempio, si potrebbe, informando i turisti nel sud dell'Isola, creare un circolo virtuoso. Ma le liberalizzazioni così come sono state decise sono sbagliate».
Marcello Cocco