Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Sant’Elia inagibile, il Comune accelera per ingabbiare il cemento dei corridoi

Fonte: La Nuova Sardegna
13 gennaio 2012

La commissione di vigilanza della Prefettura rilancia le condizioni per la sicurezza dello stadio






ALESSANDRA SALLEMI

CAGLIARI. Continua la corsa del Comune per tenere aperto il Sant’Elia. Spenderà altri soldi nei prossimi dieci giorni con lo scopo di scongiurare il rischio dei distacchi di cemento armato dalle pareti dei corridoi di uscita del pubblico. E’ salva, in altre parole, la partita in casa contro la Fiorentina. Il Comune ha presentato un progetto alla commissione di vigilanza per la sicurezza dei locali di pubblico spettacolo, ieri in serata il sindaco Massimo Zedda ha diramato un comunicato stampa: «Dopo l’approvazione odierna del progetto specifico, si posizioneranno a spese dell’amministrazione le reti di protezione delle vie di esodo. Il Comune, così come emerge anche dal comunicato stampa diffuso dalla prefettura al termine dell’incontro di questa mattina, ha fatto, sta facendo e farà tutto quanto di sua competenza - secondo la convenzione stipulata con la società Cagliari Calcio - per garantire lo svolgimento delle partite della squadra allo stadio Sant’Elia».
Il comunicato della prefettura non era però così netto: sono l’ulteriore assunzione di responsabilità e la dichiarazione del Comune a togliere i dubbi. «... Al termine dell’incontro - è scritto infatti nella nota della prefettura -, la commissione, con esclusione del rappresentante del Comune di Cagliari, ha espresso la valutazione che, sino alla conclusione delle opere e dei lavori richiesti dal collegio e alla presentazione delle relative certificazioni di legge, la struttura non potrà più considerarsi agibile ed accessibile al pubblico per indifferibili esigenze di tutela della pubblica incolumità. Nel prosieguo dei lavori, la commissione ha poi esaminato alcuni elaborati progettuali presentati dal Comune di Cagliari per il superamento di una parte delle criticità rilevate ed ha prescritto alcune condizioni per la messa in sicurezza dello stadio, esprimendo il parere che, a fronte del loro recepimento, possa procedersi, anche in maniera graduale, alla riapertura al pubblico dell’impianto». La stesura delle reti era stata chiesta esplicitamente dalla commissione e, come ha detto il prefetto Giovanni Balsamo nel pomeriggio, si tratta ancora e sempre di «interventi emergenziali minimi... senza questi la situazione è priva di alternative... ma il vero tema riguarda il nuovo stadio - ha commentato il prefetto - se l’ipotesi fosse definita anche la fase di transizione qui si potrebbe chiarire. Il Sant’Elia è una struttura ammalorata, una soluzione fuori dal Sant’Elia richiede tempi lunghi, nelle more non si può continuare ad accettare una situazione di pericolo. Non c’è dubbio che il Comune si sia dato da fare, ma senza l’accoglimento dei suggerimenti contro il rischio dei distacchi di cemento armato non si può dire che si sia arrivati alla completezza necessaria».
L’assessore ai Lavori pubblici Luisa Anna Marras: «Noi continueremo ad avere l’atteggiamento sempre avuto perché, all’interno della convenzione con la società calcistica, si facciano gli interventi necessari allo svolgimento delle partite». E in futuro? «Il sindaco si sta occupando del Sant’Elia, i ragionamenti sono avviati. E probabilmente si affiderà ad altri il compito di approfondire il tema: con un concorso internazionale di idee».