Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Per i rossoblù tribune vuote o la Penisola

Fonte: L'Unione Sarda
13 gennaio 2012

Le perplessità del club
 

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A questo punto diventa una corsa contro il tempo. Perché la prossima partita che il Cagliari giocherà in casa sarà quella di domenica 22, contro la Fiorentina, che per fortuna si giocherà alle 15, in diurna, in virtù della sconfitta di martedì della squadra viola nel turno di Coppa Italia contro la Roma.
GLI SPALTI Entro quella data lo stadio Sant'Elia dovrà essere messo a norma, ma dalla società rossoblù trapela che la garanzia della sicurezza c'è solo per le tribune in acciaio, di cui è responsabile il Cagliari calcio, mentre nessuno si sente di dare assicurazioni per quello che riguarda i vecchi spalti in mattone, di competenza del Comune.
L'ILLUMINAZIONE Ma se anche si dovessero risolvere entro i prossmi nove giorni i problemi relativi alla struttura, rimarrebbero comunque quelli legati alla mancanza di illuminazione nelle aree d'accesso allo stadio, considerate zone di massima sicurezza. La prossima partita casalinga notturna del Cagliari è prevista il primo febbraio, contro la Roma, che si giocherà alle 20,45. Se i problemi legati all'illuminazione non saranno risolti per tempo, la partita non si potrà svolgere anche se verrà rimesso in sicurezza lo stadio.
LE ALTERNATIVE Alla fine l'ipotesi più probabile è che le partite si terranno sempre al Sant'Elia, a porte chiuse, ma più di una volta si è parlato della possibilità che il Cagliari potesse giocare le gare casalinghe fuori dalla Sardegna. Tante le ipotesi al vaglio della società, dipende anche da chi offrirà ospitalità ai rossoblù: gli stadi in cui la compagine di Ballardini potrebbe giocare con maggiore probabilità sono il Friuli di Udine, l'Artemio Franchi di Firenze e l'Olimpico di Roma (anche se sarebbe paradossale sfidare i giallorossi proprio nel loro campo). Impossibile, a meno di deroghe, giocare in qualsiasi altro impianto della Sardegna, visto che nessuna struttura nell'Isola ha i requisiti per ospitare partite di serie A.
LA PROVOCAZIONE L'ipotesi più provocatoria ipotizzata dal club è quella di ottenere una deroga per poter far disputare le partite in un impianto vicino al capoluogo, magari a Selargius. In quel caso, però, ci sarebbe spazio solo per gli abbonati, tutti gli altri sarebbero obbligati a guardarsi la partita in tv.
Piercarlo Cicero