Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Il Betile, la pietra-museo

Fonte: La Nuova Sardegna
21 aprile 2008

Cronaca

Il progetto per l’arte nuragica e contemporanea

Il Betile, la pietra-museo






CAGLIARI. Il Betile, questo il nome del museo dell’arte nuragica e contemporanea, è una pietra sacra che nel passato (e tuttora, si pensi alla pietra nera della Mecca) veniva utilizzata nelle manifestazioni più solenni ed esoteriche, sia religiose che laiche, spesso simbolo del fulmine-messaggio che segue al fragore del tuono. E che porta il verbo che diventa ragione ed è frutto delle contaminazioni col tuono del passato, l’arte nuragica (in questo caso). «Come il moderno - ha sottolineato a suo tempo la progettista Zaha Hadid - ha subìto molte suggestioni del passato, così nel Betile c’è l’influenza anche dell’arte classica». Tra le linee guida del progetto c’è anche la volontà di far diventare la struttura del museo parte del paesaggio. Non nel senso di una sua diretta emanazione ma come una presenza che «si prende cura di questa parte del paesaggio». Uno spazio che vuole essere anche «un gioco di rimandi e di referenze che si inseguono». Un luogo che, secondo il progetto, dovrebbe stimolare arditi rapporti tra aspetti dell’arte contemporanea e quella nuragica, con all’interno non solo settori espositivi, ma anche sale per conferenze, laboratori grafici, strutture di ristorazione, archivi, biblioteche multimediali, centri didattici e tutto ciò che dovrebbe rendere il Betile non solo un posto da visitare, ma da manipolare e produttore di eventi.