Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Rivolta dei ristoranti contro i rincari

Fonte: Sardegna Quotidiano
11 gennaio 2012

Tarsu

 

LA PROTESTA I gestori dei locali della Marina contro il Comune per l’eliminazione delle agevolazioni sulla tassa sui rifiuti: «Così ci uccidono: prima migliorino il servizio di pulizia e raccolta»

È un coro di no. In rivolta bar e ristoranti con tavolini all’aperto alla sola ipotesi messa in cantiere dal Comune di ridurre le agevolazioni per la tassa sui rifiuti dal 75 al 10 per cento. Dicono: «Paghiamo già abbastanza per un servizio scadente: le strade non vengono pulite a dovere ». E si rifiutano di mettere mano al portafoglio solo perché hanno la possibilità di avere qualche posto in più nelle piazze e viuzze del centro storico. VOCI DALLA MARINA Spiega Luigi Dedoni, proprietario di “Su Cumbidu” in via Napoli e di “Sa schironata” in via Baylle, zona Marina: «La città sta crescendo grazie anche a noi che forniamo un servizio. Nei miei ristoranti d’estate si fanno i doppi turni per i tavoli, il che significa aumento dei posti di lavoro. Di Tarsu paghiamo già tra i 5 e 6 mila euro all’anno. In caso di ritocco delle tariffe saremmo costretti a sollevare i prezzi, uscendo fuori dal mercato. Qui i turisti vengono perché hanno la possibilità di mangiare spendendo tra i 20/30 euro». Dedoni capisce le difficoltà di bilancio con le quali palazzo Bacaredda deve fare per forza i conti ma «bisogna che stringiamo la cinghia tutti e il Comune deve fare la sua parte. Partendo dalla pulizia delle strade che, purtroppo, è carente. In questo caso noi, come Consorzio del centro storico, siamo disposti a dare una mano». Contrario, anzi «contrarissimo» a qualsiasi aumento di tariffe per smaltimento dei rifiuti anche Serafino Aresu, dell’omonimo e storico ristorante in via Sardegna. Che respinge in blocco l’equazione tavolini fuori uguale più clienti e quindi più spazzatura: «Da noi d’estate dentro non si siede nessuno, anche se c’è l’aria condizionata. Semplicemente la mole di lavoro si trasferisce all’esterno». E continua: « L’aumento andrebbe anche bene se la pulizia delle strade funzionasse ma non è così. Così non va per niente bene, ci devono consultare per sapere anche la nostra opinione. E possiamo allestire gli spazi all’aperto solo per alcuni mesi all’anno ». Chi si sente proprio un «tartassato » è Gesuino Mundula, patron del ristorante Italia, sempre in via Sardegna: «Quest’estate ho speso 2500 euro per abbellire la via con vasi di fiori. Ho dovuto pagare la concessione del suolo pubblico anche per questo». E attacca: «Ho appena saputo che la Regione Sardegna ha dovuto restituire 17 milioni di euro di fondi europei. Erano quelli stanziati per dare contributi a chi restaurava alberghi ma non sono mai stati spesi. Piuttosto che aumentare le tasse a noi bisogna eliminare questi sprechi. E stanassero chi mette fuori i tavoli senza essere in regola».

Francesca Ortalli