Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I precari in rivolta: Comune occupato e minacce di suicidio

Fonte: L'Unione Sarda
11 gennaio 2012

CAGLIARI. Lunedì un nuovo vertice
 

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Hanno aspettato invano che il Consiglio comunale affrontasse il tema del precariato e, finita la seduta, non si sono mossi dalla saletta riservata al pubblico, al terzo piano del Municipio, in via Roma a Cagliari. Erano venti, hanno mostrato i denti e manifestato la loro rabbia. Enrico Bernardi, muratore specializzato, è andato oltre, si è avvicinato una lametta alla bocca e ha minacciato di ingoiarla se non avesse ricevuto udienza.
«Abbiamo chiesto un incontro con il sindaco», ha detto l'aspirante suicida, «ma lui ci ha letteralmente mandato a quel paese, dicendo che non vuol subire minacce. Se Zedda non ci riceve sono pronto a inghiottire la lametta». Il fatto è avvento alle 20. L'occupazione è poi durata per tre ore. A far scoperchiare la pentola è stata l'ultima selezione che avrebbe poi portato alla (cosiddetta) stabilizzazione per quattro guardie giurate e altrettanti muratori specializzati, tra il 2012 e il 2013. «Stanno facendo la selezione a discapito della meritocrazia», sbotta Giampiero Murgia, 41 anni, guardia giurata dal 1996 e precario dal 2002.
Situazione insostenibile, afferma Luca Locci, segretario cittadino della Cgil per la categoria Funzione Pubblica. «Questa è la conseguenza dei tagli effettuati dal Governo e dalla Regione. A pagare sono sempre i più deboli». In tarda serata la mediazione del presidente del Consiglio Ninni Depau, è stato così fissato un incontro per lunedì al quale parteciperanno, oltre al sindaco e i rappresentanti sindacali, gli assessori ai Servizi Sociali Susanna Orrù e al Personale Luisa Sassu. A quel punto i manifestanti hanno abbandonato l'edificio