Rassegna Stampa

Sardegna 24

Provincia di Cagliari, a casa anche i consiglieri

Fonte: Sardegna 24
5 gennaio 2012

 

La Regione dichiara decaduta anche l’assemblea di Piazza Palazzo. Milia: «Corro per le primarie »

CAGLIARI. Dopo il presidente la Provincia di Cagliari perde anche il Consiglio. Ieri mattina la Giunta regionale (assente il presidente Ugo Cappellacci), su proposta dell’assessore agli enti locali Nicola Rassu ha decretato lo scioglimento dell’assemblea provinciale, in seguito alla avvenuta decadenza dal suo incarico di Graziano Milia. Il consiglio e la giunta provinciale resteranno in carica fino al primo turno elettorale utile, che dovrebbe essere quello di maggio, quando andranno al voto Alghero, Oristano e Selargius. Fino all’appuntamento elettorale, la Giunta rimarrà in carica e i compiti del presidente saranno svolti dalla vice presidente Angela Maria Quaquero. Sul futuro delle province sarde, anche in vista della riforma contenuta nel decreto Monti che la Regione dovrebbe recepire entro giugno, la Giunta ha intenzione di portare avanti un discorso più approfondito. «E' allo studio da parte della Giunta, ha spiegato l’assessore Rassu,unorganico disegno di legge sull'ordinamento delle autonomie locali che verrà' definito con la concertazione e la più' ampia condivisione con le forze istituzionali e politiche e con le rappresentanze degli enti locali, salvaguardando la specificità' dei comuni e delle province della Sardegna» Milia. Intanto l’ex presidente della provincia di Cagliari è tornato a parlare e lo ha fatto in unaintervista al Portico, il settimanale della Diocesi cagliaritana.

Graziano Milia ha spiegato di avere accettato con serenità l’addio anticipato a Palazzo vice regio,madi sentirsi già pronto per una nuova avventura politica. Sarebbe infatti intenzionato, nonostante la condanna per abuso d’ufficio passata in giudicato, a correre per le primarie del centrosinistra alle prossime regionali.Un proposito già annunciato prima della tempesta giudiziaria che l’ha travolto, ma che potrebbe essere stoppato dal codice etico del Pd, partito cui Milia è iscritto. Il documento di autoregolamentazione dei democratici, pur non facendo riferimento esplicito all’abuso d’ufficio, impedisce la candidatura di iscritti con condanne definitive. Un codice etico che però,un anno e mezzofa,non impedì la ricandidatura di Milia, anche se allora la condanna per abuso d’ufficio non era ancora definitiva.

Da via Emilia non arrivano commenti ufficiali alla possibilità che l’ex presidente della provincia partecipi alle primarie, consci probabilmente di doversi trovare davanti ad un caso particolarmente imbarazzante. Come a livello nazionale, anche in Sardegna esiste una Commissione di garanzia del Pd, composta da giuristi e presieduta dall’ex preside di Giurisprudenza di Cagliari, Francesco Sitztia. A loro eventualmente toccherebbe valutare la candidabilità di Graziano Milia, anche se trattandosi di primarie di coalizione e non di partito, ad esprimersi dovrebbe essere chiamato un organismo di garanzia di tutto il centrosinistra. Che potrebbe anche valutare con criteri meno rigidi. (al. ur.)