Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Nessun debito è stato lasciato da mio padre»

Fonte: L'Unione Sarda
4 gennaio 2012

Stadio, una precisazione

Da Gina Rocca, figlia dell'ex presidente del Cagliari Calcio, Enrico Rocca, riceviamo questa precisazione e pubblichiamo.
Nell'articolo pubblicato ieri a pagina 15, nel quale viene dato conto della controversia economica tra Comune e Cagliari calcio sullo stadio Sant'Elia, si legge: «Circa la metà dei debiti contestati dal Municipio riguarda la gestione del Cagliari dal 1970 al 1994: 800 mila euro sono riferiti a una sentenza arrivata al secondo grado, legata alla presidenza dei vari Marras, Rocca, Amarugi e Orrù».
Il coinvolgimento di mio padre Enrico Rocca nella vicenda è contrario alla verità. Mio padre è diventato, nel 1960, presidente del Cagliari, appena retrocesso in serie C tra la contestazione dei tifosi, afflitto da una crisi economica che minacciava di farlo scomparire dal panorama sportivo nazionale. Con una schiera di amici-collaboratori in due anni riportò la squadra in serie B, e in breve in serie A.
Nel frattempo la società rossoblù aveva dotato a sue spese lo stadio Amsicora di un tappeto erboso, senza dover ricorrere a contributi del Comune, e di più capienti tribune.
Enrico Rocca ha lasciato la presidenza del Cagliari nel 1967, anno della trasformazione delle società calcistiche in spa senza scopo di lucro (su questa complessa vicenda la verità attende ancora di essere scritta). La sua eredità? Una squadra di campioni (un nome su tutti, Gigi Riva) che con opportuni ritocchi ha conquistato lo storico scudetto.
Nessun debito, quindi, ma anzi un attivo legato al valore di mercato dei giocatori che forse anche oggi nessuna formazione della serie A può vantare. Sono fatti che conosce chi non tiepidamente ama la squadra rossoblù e gioisce del presente, non dimenticando le glorie del passato».
Gina Rocca