Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Capodanno A migliaia per le feste in piazza

Fonte: Sardegna Quotidiano
2 gennaio 2012

 

Il primo capodanno diffuso è piaciuto ai cagliaritani ed ha registrato una buona presenza di persone. Nessun megapalco in via Roma, complice la crisi, e nessun grande nome. In alternativa, quattro palchi con altrettanti spettacoli tematici: dal jazz allo ska-reggae, passando per la dance, il funky e la poesia. Per le vie della città anche una sfilata goliardica di alieni rosa, a cura di una cooperativa teatrale itinerante slovena. Alta affluenza tra le viuzze della Marina così come in piazza Yenne. Molti i giovani, soprattutto al bastione Santa Croce. Tanti i genitori con bambini piccoli e coppie di mezza età. Migliaia di cagliaritani hanno dunque scelto di trascorrere in strada le ultime ore del 2011 e le prime del 2012. Tra le poche note stonate, i fuochi artificiali, sparati in cielo a mezzanotte dal molo sabaudo: in pochi sono riusciti a vederli, anche a causa della lontananza dai palchi. I commenti delle persone sono tutti positivi, in particolare per l’aspetto legato ai bassi costi dell’evento. «Meglio uno spettacolo diffuso e a basso costo in modo da accontentare tutti», afferma Roberto Dulcis, mentre si dirige verso il bastione Santa Croce «la crisi c’è, infatti ho cenato a casa, aver deciso di risparmiare sul Capodanno è un bel gesto da parte di chi governa la città, meglio investire grandi cifre per cose più importanti». Nella piazza San Sepolcro, tra sonorità africane e poesie nostrane, anche una coppia di Selargius esprime un parere molto positivo: «Stiamo curiosando per tutti i palchi, il migliore è quello dove stanno suonando musica jazz, la adoro», spiega Giovanni Contu, e sua moglie Mariella Scotto aggiunge che «un’altra ottima scelta è quella d’aver dedicato una vetrina musicale ai ragazzi senegalesi, un bell’esempio d’integrazione » . In piazza Yenne, tra le tante persone che aspettano la mezzanotte godendosi spettacoli circensi e musica, anche tre ragazzi provenienti da Alghero. «Siamo qui perché nella nostra città non erano previste strade chiuse al traffico, gireremo in città per tutta la notte, l’atmosfera che si respira è piacevole», sostiene Roberto Ruggiu di 23 anni, mentre i suoi due amici iniziano ad agitare la bottiglia di spumante. Nei primi minuti del 2012, tra brindisi e auguri, anche Lucia Secci, 51 anni, promuove la scelta del capodanno al risparmio: «A pieni voti, ci si diverte anche senza spendere cifre da capogiro. Mi auguro che l’euforia e la gioia di questi momenti possano durare per tutto il nuovo anno, alla faccia di crisi e difficoltà varie », le sue parole mentre brinda insieme al marito sotto il monumento a Carlo Felice. Anche la municipalità di Pirri ha vissuto il suo personale Capodanno diffuso. Da piazza Italia fino al parco dell’ex-Vetreria, la “nave dei folli”, con a bordo giocolieri, trampolieri e musicisti ha fatto divertire circa 200 persone. «C’è stata molta curiosità ed interesse, l’arrivo nella piazza del parco simboleggiava l’approdo all’anno nuovo», spiega Giorgia Atzeni, tra le fondatrici dell’associazione culturale Fogli Volanti, organizzatrice dell’evento. Paolo Rapeanau

BASTIONE LA TERRAZZA TRA COCCI E CARTACCE

Cocci di vetro ovunque, terreno scivoloso a causa dello spumante versato e cartacce sparse dappertutto. Subito dopo la mezzanotte dell’ultimo dell’anno e fino alle prime luci dell’alba, la terrazza del bastione di Saint Remy è stata terra di nessuno. Non era previsto nessun evento organizzato, i due locali che hanno la concessione comunale erano chiusi e non c’erano forze dell’ordine a controllare l’area, perché impegnate principalmente vicino ai quattro palchi della festa organizzata dal Comune. Così, qualche decina di ragazzi ha deciso di festeggiare a modo proprio: inondandosi a vicenda con lo spumante e spaccando subito dopo le bottiglie in terra. Fortunatamente non c’è stato nessun ferito e non è stato lanciato nessun oggetto dai parapetti del bastione. Nel corso della mattina di ieri sono comunque intervenuti gli operatori ecologici, che hanno provveduto a ripulire tutta l’area e a renderla perciò nuovamente praticabile. P. R.