Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Anfiteatro, il Lirico gestisca la sua rinascita»

Fonte: L'Unione Sarda
29 dicembre 2011

La proposta dei sindacati


I sindacati del Lirico bocciano il piano industriale proposto dal sovrintendente Gennaro Di Benedetto e propongono un documento alternativo. Un progetto che si basa anche sullo smantellamento delle tribune dell'Anfiteatro romano, che secondo Cgil, Cisl, Cisal, Snater, Css e Usb, rientra «tra le attività collaterali ipotizzabili per l'incremento della produttività della Fondazione». Secondo i sindacati «l'affidamento alla Fondazione» dei lavori del progetto di riqualificazione dell'arena romana servirebbe per evitare «le lungaggini dovute alle procedure di gara». Non solo : «La Fondazione, che ha partecipato direttamente alle fasi finali di costruzione (affiancando l'impresa per i gravi ritardi), è stata in tutti questi anni unico referente per i lavori di manutenzione e riattivazione dell'area per consentire le attività anche degli altri gestori. La conoscenza delle strutture ha permesso di individuare un sistema di smontaggio sicuro e rispettoso del sito archeologico». Ci sarebbe anche una convenienza economica: «L'importo scaturito da una dettagliata analisi dell'intervento e di gran lunga inferiore a quello ipotizzato dagli uffici comunali».
Ma nelle otto pagine consegnate al sovrintendente, ai consiglieri d'amministrazione e al sindaco Massimo Zedda c'è sia una proposta per la stagione lirica del 2012 (8 titoli in cartellone per 6 turni) e per quella sinfonica (10 titoli per 2 turni). E ci sono anche nuove idee per ampliare gli orizzonti del teatro e contribuire così alla riduzione del debito. I sindacati propongono un «nido musicale», cioè la «realizzazione di un servizio nido durante il giorno e di baby-parking al di fuori dell'orario del nido e durante gli spettacoli». Un'altra carta da sfruttare sarebbe quella del Parco della Musica e delle strutture consegnate dal Comune alla Fondazione. I rappresentanti dei lavoratori chiedono di poter gestire direttamente il parcheggio interrato. Tutto questo, ovviamente, mantenendo invariati i costi del personale, compresi quelli del contratto integrativo e dei premi di produzione. ( m.r. )