Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Il contratto dei nuovi bus mette a rischio 100 posti»

Fonte: La Nuova Sardegna
18 settembre 2008

GIOVEDÌ, 18 SETTEMBRE 2008

Pagina 1 - Cagliari

Il Ctm affiderà all’esterno la manutenzione dei mezzi 





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CAGLIARI. I 33 pullman nuovi di zecca che il Ctm presenterà questa mattina nel largo Carlo Felice non sono nemmeno entrati in servizio e già scatenano polemiche. Un record. Da scrivere nel palmares delle sigle sindacali - spicca però l’assenza della Cgil - che stemperano i toni entusiastici sbandierati dai vertici aziendali e tagliano corto: «C’è ben poco da festeggiare». Il fatto: il Consorzio mobilità e trasporti ha acquistato «con fondi propri», come sottolineato con velato orgoglio dall’azienda, 33 pullman che entreranno in servizio a breve. Non basta, perché alla flotta si aggiungeranno entro un anno altri 170 mezzi da acquistare col contributo della Regione. Ed è proprio questa operazione a sollevare dubbi, perplessità e una malcelata rabbia delle sigle di categoria: «Per prima cosa - si legge in una nota firmata da Cisl, RdB, Faisa, Ugl, Css e Uil - appare opportuno specificare che gli autobus si sono potuti acquistare con le sole forze economiche del Ctm solo per il determinante contributo che hanno dato in questi anni tutti i lavoratori dell’azienda. Ma nella vicenda che riguarda il rinnovo del parco mezzi ci sono aspetti di scarsa trasparenza che preoccupano fortemente i dipendenti: l’acquisto in full service e dunque con la garanzia della manutenzione a vita, di circa 170 autobus». Va da sé che una scelta del genere potrebbe mettere a rischio il posto di lavoro dei dipendenti che, fino ad oggi, hanno seguito la manutenzione del parco mezzi Ctm: «Tale opzione, che a detta dei dirigenti del Consorzio parrebbe imposta dall’assessorato ai Trasporti della Regione, se confermata metterebbe in seria discussione circa cento posti di lavoro - denunciano i sindacati - per questo abbiamo chiesto un incontro urgente con l’assessore Sandro Broccia. In un clima così nebuloso, dove a pagare sono sempre e solo i lavoratori, riteniamo ci sia ben poco da festeggiare».
Le organizzazioni di categoria ricordano inoltre che lo stato di agitazione dei dipendenti, proclamato diversi mesi orsono, è ancora in atto. Oggetto del contendere: «Turni per i conducenti massacranti - si legge nella nota - condizioni di lavoro che minano la sicurezza e la salute di lavoratori e varie vertenze ancora irrisolte».
Pablo Sole