Lutto

Ha lottato sino alla fine, senza mai rinunciare al sorriso e l'ottimismo che l'hanno accompagnato per 44 anni. E prima di arrendersi a un male devastante si è concesso anche un pizzico d'ironia: «Un paio d'anni in più me li sarei fatti, ma tutto sommato ho vissuto bene». Se n'è andato circondato dall'affetto dei familiari e di decine di amici Alessandro Scanu, per tutti Zarmu. Operatore sociale, laurea in filosofia in tasca, un'altra in scienza dell'educazione al traguardo, aveva dedicato la vita alla solidarietà. Sempre in prima fila per sostenere i diritti dei più deboli, non amava cedere ai compromessi ed era disposto a pagare di tasca per le sue battaglie. Conosciutissimo in città (anche il sindaco Zedda l'ha salutato nella camera ardente), non ha mai smesso di sognare e spendersi per una società più giusta. Il suo cruccio era la sofferenza dei bimbi del Nicaragua di Los Quinchos e Donia Maria. Gli amici organizzeranno una festa martedì per rispettare le sue ultime volontà: «Se volete ricordarmi, né fiori né necrologi. Pensate a quei bambini o a chi ha bisogno».