La Giunta Piscedda impugna l’estensione dei vincoli di sicurezza alle aree laterali dell’aeroporto

L’ennesimo braccio di ferro sui terreni dell’aeroporto. Il comune di Elmas due giorni fa ha presentato ricorso al Tar, contro la delibera del Cda dell’Enac del 20 ottobre. Quella che estende per un km, lateralmente all’asse delle piste degli aeroporti, i vincoli di sicurezza.Equella che complica la vita alla realizzazione della Karalis Arena, il nuovo stadio progettato dal Cagliari calcio nei terreni di Santa Caterina, poco distante dalla pista. In un’area dove già la Sogaer (la società che gestisce lo scalo) aveva messo gli occhi per l’ampliamento dell’aeroporto stesso.Ma,a parte le carte bollate, i protagonisti assicurano: nessuna guerra. «Si tratta di un atto dovuto», spiega Walter Piscedda, sindaco di Elmas, «siamo davanti all’esproprio della facoltà pianificatoria sul nostro territorio». Il procedimento al Tar (circa un centinaio di pagine di ricorso) è stato affidato all’avvocato Stefano Zedda, dello studio Siotto Pintor e allo studio Ballero. «A nostro avviso delibera e modifica al regolamento votate il 20 ottobre dal cda dell’Enac sono illegittime», spiega Benedetto Ballero, «e non linea con le norme europee. Oltretutto l’estensione laterale di vincolo , se applicata integralmente, raggiunge metà paese. E poi», prosegue, «perché, ad esempio, è consentito realizzare un centro congressi dentro l’aeroporto e non all’esterno». Dubbi dei legali anche sul fatto che il provvedimento ostacoli le nuove costruzioni,marisparmi quelle esistenti. Intanto il braccio di ferro va avanti.Dauna parte Cagliari calcio e comune di Elmas (assieme alla Regione che fino a questo momento ha avallato il progetto della Karalis Arena) che vogliono costruire lo stadio nei terreni di Santa Caterina e dall’altra l’Enac che ha esteso i vincoli di sicurezza attorno all’area dell’aeroporto e la Sogaer, che proprio guarda a Santa Caterina per l’ampliamento dello scalo. Sulla vicenda c’è anche la lente della Procura. Appeso al destino del nuovo impianto di Elmas, c’è anche quello sello stadio Sant’Elia. Nel 2013 scade la convenzione tra il Comune di Cagliari e la società rossoblù per la gestione dell’impianto inaugurato dopo lo scudetto del 1970. Se il Cagliari deciderà di trasferirsi a Elmas, l’amministrazione dovrà inventarsiunfuturo dell’impianto senza calcio professionistico. In caso contrario Comune di Cagliari e rossoblù dovranno sedersi al tavolo e discutere di canoni, manutenzioni e contenziosi aperti. Il consigliere regionale Pdl Tocco ha denunciato il «silenzio» delle istituzioni sul Sant’Elia.