Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Noi fondamentali per il Teatro»

Fonte: L'Unione Sarda
22 dicembre 2011

Una lettera scritta al sindaco dai lavoratori della biglietteria del Lirico, disoccupati da 17 mesi
 

«Ridarci il posto di lavoro, un segnale di ripresa non solo simbolico»
Una lettera garbata nei toni ma decisa nei contenuti. Una lettera che si conclude, addirittura, con lo slogan utilizzato da Massimo Zedda nel corso della campagna elettorale “Ora tocca a noi”. È quella scritta dai lavoratori della biglietteria del Teatro lirico, da 17 mesi disoccupati. Ricordano le battaglie fatte dall'attuale sindaco quando era consigliere comunale e consigliere regionale. E citano la frase, detta appunto da Zedda, «appaltare, in un teatro, il servizio di biglietteria è come, in una famiglia, appaltare il pranzo e la cena».
“In questo momento così difficile per le sorti del Teatro, che per noi è stato sempre l'unico committente, l'unico datore di lavoro ed il luogo in cui abbiamo costruito e consolidato il rapporto ultradecennale con il pubblico della città e della regione intera”, scrivono, “ci chiediamo perché si è rinunciato alla passione e alla professionalità di chi quel pubblico l'ha ascoltato, ha cercato di soddisfarne le esigenze, contribuendo a fare del Teatro lirico di Cagliari quello col maggior numero di abbonati in tutta Italia in rapporto alla popolazione. C'è sempre stato insegnato che un teatro ha ragione di esistere in virtù di un pubblico che lo segue, pertanto riteniamo che l'attuale perdita di centinaia di abbonati sia un segnale preoccupante. Tra pochi giorni, verrà meno il decreto Bondi, che ha impedito le assunzioni e che ha di fatto lasciato a casa tutto il settore amministrativo precario. Però solo la biglietteria, dietro ostentate e discutibili dichiarazioni di risparmio economico, è stata sostituita in toto. Ovvero a nulla sono valsi finora tutti i risultati conseguiti durante il nostro operato”.
“Siamo consapevoli”, proseguono i lavoratori della biglietteria, “che il teatro ha suoi propri organi di gestione, deputati a valutare e a prendere risoluzioni. Sappiamo che non ogni decisione è di sola competenza del Presidente, ma allo stesso tempo crediamo che restituire al Teatro la Sua biglietteria sarà un segnale concreto di riavvio, di ripresa, non soltanto simbolico, seppure anche questo. Riteniamo che un lavoratore debba essere giudicato unicamente dai risultati stessi del suo lavoro e siamo persuasi che quindi sia finalmente giunto il momento in cui il merito deve avere nei fatti il suo riconoscimento”.