Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Stadio, ora è guerra frontale

Fonte: L'Unione Sarda
22 dicembre 2011

KARALIS ARENA. Impugnato il regolamento che vincola i terreni di Santa Caterina
 

Comune di Elmas e Cacip: ricorso al Tar contro l'Enac
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Anche il Cacip si schiera dalla parte del Cagliari calcio e del Comune di Elmas nella battaglia legale contro l'Enac: il consiglio d'amministrazione del consorzio industriale ha deliberato di affidare un incarico legale per presentare un ricorso contro il regolamento dell'ente nazionale per l'aviazione civile che vincola i terreni attorno agli aeroporti italiani. Le nuove norme (ancora in via di attuazione) impediscono la costruzione di edifici anche in aree di proprietà del Cacip: secondo l'ufficio tecnico dell'ente ci sarebbero circa 5 ettari a rischio.
 

IL RICORSO Il presidente del Cacip Emanuele Sanna precisa che non c'è nessuna guerra contro l'Enac («rispettiamo il suo ruolo e le sue disposizioni sulla sicurezza dei voli») ma spiega che non ricorrere sarebbe stato ai limiti dell'autolesionismo: «Avevamo il dovere di verificare se il nuovo regolamento danneggiasse gli interessi del Cacip. Sui nostri terreni ci cono circa duecento imprese e dobbiamo tutelarle». Dei cinque ettari che l'Enac intende vincolare, la metà avrebbe una destinazione di tipo «produttivo», mentre il restante cinquanta per cento è invece destinato a «servizi vari». Questo, come spiega Sanna, significa che su quelle aree «possono essere realizzate attività commerciali e per la logistica, ma si può fare qualsiasi cosa: anche alberghi e centri commerciali».
 

L'AEROPORTO Secondo il presidente del Cacip l'espansione dell'aeroporto, che vorrebbe allargare sui terreni di Santa Caterina (gli stessi su cui il Cagliari vuole realizzare lo stadio) il piazzale dello scalo, potrebbe essere un'arma a doppio taglio: «Lo sviluppo dell'aeroporto è importante, ma dobbiamo pensare che un aeroporto che opera in un deserto è destinato al declino».
 

iL COMUNE DI ELMAS Ecco perché il consorzio industriale affiderà il ricorso allo studio legale di Benedetto Ballero, lo stesso che nei giorni scorsi ha notificato (insieme all'avvocato Efisio Zedda) il ricorso del Comune di Elmas contro la delibera del consiglio d'amministrazione dell'Enac da cui è nato il nuovo regolamento. «Una normativa che per noi non è efficace e non riguarda la procedura amministrativa per la costruzione dello stadio, che è iniziata molto prima», ricorda il sindaco di Elmas Valter Piscedda. Il ricorso, presentato al Tar del Lazio, sarà discusso direttamente nel merito visto che non è stata richiesta la sospensiva. Un documento che si aggiunge a quello presentato dall'Ancai - associazione nazionale dei comuni aeroportuali italiani - e che va nella stessa direzione: il regolamento dell'ente nazionale per l'aviazione civile bloccherebbe lo sviluppo di migliaia di ettari vicini agli scali di tutta la nazione. Intanto nei prossimi giorni il Cagliari calcio potrebbe presentare il progetto esecutivo della Karalis Arena: l'ultimo passo prima dell'approvazione definitiva dell'Accordo di programma che dovrebbe portare alla costruzione dello stadio. Nel frattempo il ministero delle Infrastrutture sta esaminando il nuovo regolamento varato dall'Enac.
 

SANT'ELIA Intanto il consigliere comunale e regionale Edoardo Tocco (Pdl) si lamenta «dell'assordante silenzio» che avrebbe avvolto le proposte di riqualificazione dello stadio Sant'Elia. «La partita di ieri è stata l'emblema della fatiscenza, dell'incuria generalizzata, frutto del silenzio che sta crescendo attorno alle proposte di soluzione del problema per la più importante squadra di calcio della Sardegna». Secondo Tocco «sono passati i tempi dei disagi patiti dai tifosi che andavano allo stadio, quando neanche la pioggia o lo sferzare del maestrale impediva di assistere alle partite. La città di Cagliari, la Sardegna, la società di calcio, ma anche gli spettatori, sia i fedelissimi, sia coloro che alle partite vanno sporadicamente, devono stare nello stadio in piena sicurezza, protetti dalle intemperie e dal maltempo. Tutto ciò manca nello stadio dove si giocano le partite della massima serie di campionato di calcio mentre attorno alle diverse proposte, da parte delle istituzioni e della politica, è calato un assordante silenzio, estremamente punitivo per l'immagine di Cagliari».
Michele Ruffi