Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Viva la movida», raccolta di firme nei locali pubblici

Fonte: La Nuova Sardegna
21 dicembre 2011



Autoregolamentazione: Fiepet propone un codice pubblico

CAGLIARI

«La movida è una ricchezza, non un problema», lo dice la Fiepet (federazione pubblici esercenti di Confesercenti), che ha lanciato lo slogan «Non spegnere Cagliari» per la raccolta di firme. Il tema è stato affrontato ieri.
Coinvolti 150 locali cittadini, ieri si è riunito il gruppo che deve affrontare il problema ed è composto dai rappresentanti della Confesercenti (il presidente regionale Marco Sulis, il presidente provinciale di Cagliari, Roberto Portoghese, il referente Fiepet provinciale, Emanuele Frongia) e dall’assessore comunale delle Attività produttive, Barbara Argiolas. La Fiepet di Cagliari desidera coinvolgere la clientela e gli stessi cittadini in una battaglia di verità: «Siamo esasperati - spiega Marco Sulis - dai continui attacchi al nostro lavoro e dall’incomprensione che circonda la nostra attività». I locali sono «un’occasione di aggregazione, elemento di sicurezza, presidio del territorio e baluardo di legalità per luoghi che, un tempo, erano pericolosi e abbandonati a sé stessi; che i locali hanno contribuito in questi anni a dare di Cagliari un’immagine vincente e attrattiva; e che, infine, sono imprese che impiegano e creano occupazione, la cui continuità è messa a rischio da un brutto clima di gratuita criminalizzazione». E’ vero, il disagio a volte per i residenti c’è: «Vorremmo che fosse chiaro che tutto avviene al di fuori dei nostri locali e in situazioni di cui non abbiamo il controllo. Siamo però sempre stati presenti per fare la nostra parte, affinché lo svago serale sia tale e non fonte di problemi». La Fiepet sta portando avanti alcune proposte, tra cui quelle della autoregolamentazione da parte dei pubblici esercizi e la pedonalizzazione integrale dei quartieri del centro storico, a cominciare da Marina e Castello. L’assessore Argiolas, chiamata a fare da mediatore tra le esigenze degli operatori e dei cittadini, ha apprezzato lo spirito di questo primo incontro e ha auspicato che, sulla falsariga di quanto è avvenuto o sta accadendo in altre città italiane si arrivi a soluzioni condivise.