Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Capodanno in cinque palchi

Fonte: L'Unione Sarda
20 dicembre 2011

Generi di tutti i tipi: si va dal jazz al reggae, passando per il folk e il pop

Musica alla Marina, Castello, piazza Yenne e Pirri
Capodanno diffuso. E, vista la crisi finanziaria, anche low cost. Ma, tutto sommato, Capodanno da vivere perché, in fondo, rispetto a quello che accadeva in passato, cambia poco. Certo, non c'è più il palco principale di via Roma e l'attrazione nazionale (ma siamo certi che Mango, protagonista del Capodanno 2011, fosse davvero un'attrazione?). E, soprattutto, c'è meno denaro. Rispetto alle cifre a cinque zero spese nel passato, questa volta risultano disponibili appena cinquantamila euro che sono distribuiti tra i quattro palchi (più uno, quello di Pirri) allestiti nel centro storico.
LE POSTAZIONI Per salutare il 2012 i cagliaritani potranno scegliere tra piazza Savoia, piazza Santo Sepolcro, piazza Yenne e il bastione di Santa Croce. Interessante il fatto che ognuno di questi spazi avrà una sorta di colonna sonora che rispetta la sua “vocazione” nel corso dell'anno. Dunque, piazza Savoia, considerato il cuore culturale della città, ospiterà il jazzista Fabrizio Bosso mentre nella vicina piazza Santo Sepolcro, considerata la multietnicità del quartiere, ci sarà il reggae degli Africa Goonies. In piazza Yenne, popolare ritrovo, soprattutto durante la stagione estiva, ci saranno gli Almamediterranea, band locale che propone rock e folk d'autore. E, visto che ci sono da assecondare anche le tendenze modaiole, in Castello, al bastione di Santa Croce, si esibirà la cover band più amata in città, i Nonsoulfunky (a occuparsi del resto della serata in questo spazio saranno il musicista Roberto Zorcolo e il dj Fabrizio Mereu). Questi i nomi “sfuggiti” sinora dalla cortina della riservatezza: quasi certamente, anche le altre piazze avranno altri musicisti che copriranno l'arco della serata di San Silvestro. Ancora da definire, invece, la band che suonerà a Pirri.
L'ORGANIZZAZIONE D'altronde, dal Municipio non arrivano ancora notizie ufficiali. L'assessore al Turismo Barbara Argiolas tace in attesa della conferenza di servizi in programma oggi. Al tavolo si riuniranno tutte le componenti che hanno a che fare con il Capodanno (dalle forze dell'ordine alla Protezione civile, passando per il Ctm, giusto per citarne alcune). In quell'occasione, proabilmente, si parlerà anche di orari. Una linea minimalista vorrebbe lo stop alla musica alle 2. Ma è probabile che prevalga la scelta di interrompere i festeggiamenti un'ora più tardi. Nella riunione di oggi, inoltre, dovrebbe essere ufficializzato anche il tradizionale spettacolo pirotecnico: rispetto al passato, i fuochi artificiali non partiranno dal parcheggio di via Cammino Nuovo ma dal porto. ( mar.co. )

 

L'opinione
Nella stagione
dell'austerità
bastano
70 mila euro
di Marcello Cocco
Quarantacinque minuti di Biagio Antonacci: forse basta soltanto questo numero per inquadrare il Capodanno 2012 made in Cagliari. Quarantacinque minuti del cantautore milanese (si parla, naturalmente, del cachet per la notte di San Silvestro) equivalgono a circa 70 mila euro, quanto Cagliari spenderà globalmente per il suo Capodanno. Una cifra nella quale rientrano gli allestimenti dei cinque palchi, lo spettacolo pirotecnico e il cachet degli artisti che animeranno la notte di San Silvestro.
Difficile storcere il naso davanti a questa scelta. In omaggio alla “sobrietà montiana” sarebbe stato quasi offensivo spendere cifre più alte. Tra l'altro, in questo caso, sembra più logico parlare di investimento piuttosto che di spesa. Perché, a fronte di quella cifra che esce dalle casse comunali, decine di locali potranno proporre il loro cenone. Quei soldi, per capirsi, serviranno a far girare l'economia.
In questo senso, fu decisamente apprezzabile la scelta della precedente amministrazione di “parcellizzare” il Capodanno: non più un unico palco ma diversi punti in città dove attendere il nuovo anno. Soltanto che, sino all'anno scorso, si chiamava anche il grosso nome nazionale. Un esborso, importante, di denaro che, però, rendeva felici solo i fan di quell'artista. L'anno scorso, per esempio, piazza Savoia, dove suonava un gruppo di musica balcanica, fu decisamente più viva di via Roma dove, invece, si esibiva Mango.
Ed encomiabile è anche la scelta di usare (ancora manca l'ufficialità) il Municipio solo per il brindisi. Gozzovigliare a Palazzo mentre la città è in crisi sarebbe stato uno schiaffo difficilmente tollerabile. Un bicchiere di spumante (magari rigorosamente sardo) nella sala matrimoni basta e avanza.