Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Il freddo e la crisi frenano la corsa al regalo

Fonte: Sardegna Quotidiano
19 dicembre 2011

Shopping

 

NATALE Molta gente in centro ma pochi acquisti, dai negozi: saldi a gennaio, troppo presto, disincentivati gli acquisti

Manca una settimana al Natale e la crisi continua a farsi sentire. Ieri timidi segnali di ripresa nei negozi di via Manno e via Garibaldi, ma niente a che vedere con la folla degli anni scorsi, sarà anche per il freddo intenso misto a pioggia che forse ha scoraggiato i possibili clienti. Ieri sera hanno viaggiato semi vuoti anche i bus navetta che dai posteggi del Cis, Fiera, via Sonnino e via Manzoni portano sino alle vie dello shopping: sintomo, forse, dei pochi acquirenti a caccia di regali. Intanto in piazza Yenne una pattuglia fissa della polizia municipale scoraggiava possibili intralci al traffico causati da auto posteggiate in doppia e tripla fila. Non si lamentano nello store di Marella in via Garibaldi 146 che da sabato ha deciso di aprire con orario continuato: «Le vendite procedono bene anche se un po’ a rilento», dicono le due commesse. Quasi deserto invece il corso Vittorio Emanuele, nonostante molti commercianti avessero deciso di tenere le serrande sollevate. Ornella Loi, titolare di Vanità Intimo in corso Vittorio Emanuele 232 dice: «La gente non spende perché ha paura, c’è molta preoccupazione su quello che ci aspetta: si preferisce risparmiare in attesa di certezze. Senza contare che molte tredicesime non sono ancora arrivate. Molti preferiscono poi andare nei centri commerciali convinti di trovare l’affare: invece i prezzi degli articoli sono gli stessi e le attenzioni che il cliente riceve sono meno». Ma Ornella punta il dito anche su un altro aspetto: «I saldi previsti agli inizi di gennaio allontanano molti compratori. C’è infatti il rischio che la stessa merce si trovi scontata appena due settimane dopo. Tanti commercianti hanno cominciato con gli sconti senza molta pubblicità. Lo diciamo da anni: le vendite promozionali dovrebbero partire almeno a febbraio».

Francesca Ortalli