Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Rai: avanti tutta in attesa del cda

Fonte: La Nuova Sardegna
17 settembre 2008

MERCOLEDÌ, 17 SETTEMBRE 2008

Pagina 47 - Inserto Estate

Bilancio positivo del presidente Petruccioli sul mandato: «Sono molto contento dell’esperienza»



L’attuale vertice resta in carica nel pieno dei suoi poteri



«Risultati importanti ma bisogna fare di più per il digitale terrestre»



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CAGLIARI. Oggi torna a riunirsi la commissione di Vigilanza per eleggere il suo presidente e, in prospettiva, il nuovo cda Rai. Ma intanto l’attuale vertice resta «in carica nel pieno dei suoi poteri», ricorda il presidente Claudio Petruccioli, che traccia un bilancio positivo del suo mandato: «Sono molto contento di questa esperienza». Sul suo futuro, spiega che nessuno gli ha chiesto di restare e si professa spettatore disincantato: «Sono interessato alla conclusione di questa storia appena un po’ più del cittadino medio e un po’ meno dei dipendenti Rai. Vedremo come va a finire». «Parlare di cda in prorogatio non è esatto», premette Petruccioli in un incontro informale con i giornalisti a Cagliari, in occasione del 60º Prix Italia. «Siamo in carica - ribadisce - finchè non vengono nominati i nostri sostituti, con tutti i compiti ai quali, anche se «cum grano salis», abbiamo il dovere di assolvere, per far fronte al meglio alle esigenze dell’azienda». Ovviamente, sottolinea in nome del buon senso, «una situazione di stabilità è più utile all’azienda», ma «la parola spetta alla Vigilanza e all’azionista».
In attesa che si sblocchi la situazione a San Macuto, il consiglio resta al suo posto e va avanti: oggi esaminerà l’andamento del primo semestre 2008, «che è molto buono», e soprattutto l’ipotesi di intesa con Sky sui diritti delle Olimpiadi 2010 e dei Mondiali 2010 e 2014. Si tratta di «un buon accordo», dice Petruccioli, in grado di «portare nelle casse dell’azienda 130 milioni di euro», e va perciò approvato al più presto, pena la possibilità di «danni molto pesanti per la programmazione e sotto il profilo finanziario per l’azienda». Il presidente, invece, «frena» sull’ipotesi di un avvicendamento a breve termine alla direzione di Raiuno: il direttore generale si è impegnato a formulare una proposta - ricorda - entro fine settembre, ma la possibilità di nominare il sostituto di Fabrizio Del Noce dipenderà dalle vicende della Vigilanza. Se, insomma, si arriverà presto alla formazione di un nuovo cda - lascia intendere - la responsabilità toccherà al futuro vertice. In ogni caso, comunque, «la rete ammiraglia non può restare troppo a lungo nell’incertezza». Più in generale, per Petruccioli «il cda è del tutto in regola con i suoi doveri». Sul piano tecnologico, «abbiamo fatto importanti passi avanti - sottolinea - anche se bisogna accelerare sul fronte del digitale terrestre», ma continuare a investire «pone un problema di risorse». Sul piano amministrativo, «abbiamo chiuso in sostanziale pareggio il bilancio 2007 e lasciamo i conti a posto: possiamo ancora risparmiare, ma dobbiamo restare immersi nel mercato», ribadisce il presidente, favorevole al sistema di finanziamento misto canone-pubblicità.
Sul piano dei contenuti, resta sul tavolo «il tema della qualità, che del resto è un traguardo mai raggiunto». Inevitabile uno sguardo al futuro. Petruccioli assicura di non aver parlato con il leader del Pd, Walter Veltroni, dell’ipotesi di una sua riconferma alla guida del cda: «Non mi è stata chiesta nessuna disponibilità e io non ne ho data nessuna. Del resto, il primo a chiederla dovrebbe essere l’azionista, che ha il potere di proposta». Anche il suo bilancio personale, comunque, è all’insegna della soddisfazione: «Sono molto contento di questo periodo e di questa esperienza. Quando arriverà il momento di tirare le somme, mi renderò conto che il risultato della mia vita è sicuramente migliore con questi tre anni. E questo per tanti motivi». Petruccioli ne cita uno per tutti, e conclude con un monito: «Credo di conoscere oggi abbastanza le persone che fanno la Rai, non sottovalutatele perché l’agglomerato umano che fa la Rai è un bel po’ al di sopra della media italiana».