Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Botteghino presidiato dalle guardie

Fonte: La Nuova Sardegna
17 settembre 2008

MERCOLEDÌ, 17 SETTEMBRE 2008

Pagina 2 - Cagliari



Tensione al teatro lirico, i sei licenziati picchettano l’ingresso






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CAGLIARI. La battaglia dei sei lavoratori del botteghino licenziati va avanti: ieri mattina la biglietteria del teatro lirico è stata aperta, ma il picchetto di manifestanti installato davanti all’ingresso ha creato un’atmosfera surreale, cui i vertici della Fondazione hanno contribuito sistemando due guardie giurate all’esterno e una all’interno del locale. C’era forse il timore che qualcuno andasse al di là della protesta pacifica, niente di più improbabile considerato che i giovani ormai ex dipendenti della società ‘Le Biglietterie’ hanno affidato agli avvocati Carlo e Giovanni Dore il proprio futuro professionale, legandolo a una causa davanti al giudice del lavoro che avrà la prima udienza il prossimo 23 settembre.
Per tutta la mattina al banco biglietteria hanno operato tre giovani addette, assunte dalla Sovrintendenza con un contratto che scadrà alla fine di dicembre. Su questa presenza, che numerosi abbonati al teatro hanno definito anomala aderendo formalmente alla protesta, è nato un piccolo giallo: la portavoce dei licenziati Leila Mannu ha riferito voci secondo le quali il Lirico avrebbe pescato le nuove addette nelle liste dell’ufficio del lavoro di Roma. Al cronista dell’emittente radiofonica Radiopress, che ha chiesto conferma agli uffici del teatro, è stato risposto che una sola delle tre arriva dalla Capitale. Si tratterebbe di una scelta obbligata, in Sardegna non esisterebbero professionalità analoghe. Di certo è singolare che una Fondazione finanziata per oltre la metà del suo bilancio dalla Regione e dal comune di Cagliari decida di sostituire personale sardo con disoccupati della penisola. Ma questa è un’altra storia.
Ricevuti dall’assessore regionale al Lavoro, Romina Congera, i sei licenziati attendono la convocazione del sindaco Emilio Floris - che è presidente della Fondazione - mentre i sindacati (Cgil, Cisl e Uil) hanno finora incontrato soltanto l’amministrazione del teatro, che - così è stato riferito dalle segreterie sindacali - avrebbe proposto un accordo senza però formalizzarlo. (m.l)