Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Il Pd: «Tuvixeddu va salvato»

Fonte: La Nuova Sardegna
17 settembre 2008

MERCOLEDÌ, 17 SETTEMBRE 2008

Pagina 1 - Cagliari

Urbanistica. Interrogazione presentata al Senato da Sanna e Della Seta


In consiglio regionale la richiesta della commissione d’inchiesta






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CAGLIARI. Il caso Tuvixeddu, il vincolo sulla necropoli e il blocco dei cantieri nella necropoli arriva in Senato. I parlamentari del Partito democratico Roberto Della Seta e Francesco Sanna hanno presentato un’interrogazione per chiedere al governo di emanare «un provvedimento urgente che confermi definitivamente il complesso paesaggistico e culturale di Tuvixeddu e Tuvumannu quale sito di preminente interesse pubblico». Alla luce delle più recenti scoperte archeologiche, i due sentatori chiedono di estendere il vincolo «anche alle aree sinora non interessate alla tutela che invece oggi più che mai, a causa dei progetti di urbanizzazione in corso, rischiano di essere compromesse irreparabilmente».
Nell’interrogazione, il Pd ricorda che il colle “è un sito di notevole peculiarità archeologica, ambientale, naturalistica e paesaggistica importante non solo per la Sardegna ma per tutto il Paese”.
Colle che la Regione ha ritutelato con un suo vincolo dopo che il primo è stato annullato dal Consiglio di Stato dopo il ricorso presentato dal Comune, dalla Coimpresa e dall’impresa Cocco. Proprio domani i giudici del Tar dovranno riprendere in mano il fascicolo Tuvixeddu: anche il secondo vincolo deciso dalla giunta Soru è stato impugnato dall’amministrazione comunale e dal gruppo Cualbu-Coimpresa.
Del futuro di Tuvixeddu questa settimana ritornerà a occuparsi anche il Consiglio regionale. All’ordine del giorno delle prossime sedute c’è la richiesta del Popolo delle libertà e dell’Uds di Mario Floris di istituire una commissione d’inchiesta.
Sempre in queste settimane dovrebbero rincontrarsi, allo stesso tavolo, Regione, Comune e privati per quel tentativo di mediazione, riuscito in parte con l’impresa Cocco, pronta a rinunciare al cantiere di viale Sant’Avendrace in cambio di altri terreni edificabili.