Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Campus universitario, non solo dormitorio

Fonte: La Nuova Sardegna
14 dicembre 2011

Dopo il via libera, arrivato ieri sera dalla commissione urbanistica, oggi il progetto sarà presentato in consiglio comunale



Rispetto al precedente piano vengono previste biblioteca, mensa, palestra e auditorium



Copertura quasi totale con i fondi Cipe per Monserrato

CAGLIARI. Lunedì in giunta, ieri in commissione, oggi in aula in consiglio comunale. Procede a tappe forzate l’iter per la realizazzione del nuovo campus universitario. La giunta vuole arrivare a pubblicare il bando entro l’anno.
A meno di clamorosi colpi di scena il progetto del Campus in viale la Playa verrà licenziato oggi dal consiglio comunale.
Nessuna modifica sostanziale è prevista, il progetto ricalca quello fermato dalla precedente amministrazione due anni fa. Adesso sono disponibili 30 milioni di euro, ma la pubblicazione per il primo lotto dei lavori deve avvenire entro l’anno, pena la perdita dei finanziamenti messi a disposizione dallo Stato alla Regione. Nei giorni scorsi si era registrato un convergente impegno di tutte le istituzioni interessate, enti locali, Università, Ersu, per arrivare a dare un piano praticabile ad una area che da almeno dieci anni dovrebbe ospitare il campus per studenti e che è diventata invece terreno di contrasti e battaglie politico-giudiziarie. Con la nuova amministrazione però è arrivata una accelerazione, che potrebbe portare a realizzare circa la metà dell’intero progetto.
I documenti che oggi arriveranno in consiglio prevedono la realizzazione di due edifici, con stanze anche singole e con spazi di socializzazione interni ed esterni, con biblioteca, mensa, palestra e auditorium; un vero campus, insomma, non un luogo dove dormire e basta.
La scelta dell’amministrazione di rendere disponibili la volumetria del silos vecchio ha consentito di ricavare più servizi e di trasformare anche l’impatto visivo del campus. Adesso si apre il problema dei fondi; con i 30 milioni disponibili si dovrebbero realizzare le piazze e i parcheggi sotterranei e l’edificio principale.
Ne mancherebbero altrettanti per il resto dell’intervento, ma il Comune si fa forte dei 20 milioni di euro che nell’ultima delibera Cipe per la cittadella universitaria di Monserrato sono destinati alla residenzialità per studenti. Con quei soldi si dovrebbe realizzare quasi per intero il campus: mancherebbero all’appello al massimo 10 milioni di euro, ma secondo l’assessore alll’urbanistica Paolo Frau, con la buona volontà l’intera opera sarebbe finanziabile. «Sarà un vero campus, alla stregua delle migliori residenze europee, dove la socialità interna e l’apertura alla città saranno garantite».(g.cen.)

 

CASA DELLO STUDENTE

Acqua calda? Solo 4 volte a settimana




CAGLIARI. L’inverno quest’anno si fa attendere e la Siram spa, azienda che ha ricevuto in appalto la gestione dei servizi di riscaldamento delle cinque case dello studente di Cagliari, ha deciso di economizzare sui rifornimenti di combustibile. Gli studenti che alloggiano nelle strutture Ersu, da quando la manutenzione degli impianti è stata trasferita nelle mani della società Siram, hanno a disposizione l’acqua calda e il riscaldamento solo quattro giorni alla settimana. Una routine va avanti da settimane. Alle 16 di giovedì scorso il carburante è terminato un’altra volta ma gli addetti della società si sono mossi per il rifornimento solo lunedì alle 13. La situazione è complicata per gli studenti di via Trentino: una doccia fredda prima delle lezioni mattutine non è il meglio per la salute. Proprio ieri pomeriggio, verso le 16,30, si è spaccata la tubazione dell’unità di trattamento area della sala lettura. Gli operai della Siram hanno analizzato il guasto: «Se le valvole tengono si potrà ripristinare il riscaldamento». Gli studenti si consolano: la casa di via Roma è messa peggio e attraverso i rappresentanti si son rivolti all’Ersu: niente da fare. Alcuni studenti si sono rivolti alle forze dell’ordine. I problemi non riguardano solo la carenza di combustibile. Il personale che dovrebbe occuparsi delle pulizie non arriva ovunque e chi sta in via Trentino denuncia che gli spazi comuni sono sporchi, come sale studio, lavanderie e cucine. La Siram gestisce anche gli impianti elettrici e quando salta la corrente o scatta un allarme, gli operatori dell’Ersu non possono intervenire: devono attendere gli addetti della società.(plc)