Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Poetto, il Tar riapre la stagione

Fonte: L'Unione Sarda
12 dicembre 2011

Secondo i giudici non c'è un pubblico interesse nel fermare l'attività il 31 ottobre

Sospeso l'atto del Comune: i baretti potranno lavorare

È quasi Natale, ma la stagione balneare al Poetto riapre. L'ha ordinato il presidente del Tar Sardegna, Aldo Ravalli, sospendendo con un decreto firmato di suo pugno il provvedimento con cui il Comune ha dichiarato chiusa la stagione il 31 ottobre scorso.
IL DECRETO DEL TAR A convincerlo, come si legge nel documento, è stata l'urgenza e le ragioni di estrema gravità: «Va data prevalenza», si legge nel documento, «ad assicurare il prosieguo dell'attività lavorativa, specie in assenza - come nel caso - di apprezzabili profili di interesse pubblico alla chiusura dell'esercizio commerciale». Ora il Tribunale amministrativo di piazza del Carmine dovrà occuparsi nel merito della vicenda in un'udienza collegiale già fissata per gennaio.
LA CONTESA Il decreto del presidente del Tar è stato pronunciato e immediatamente depositato venerdì sera, a seguito dell'istanza presentata da Alessandro Murgia (responsabile del chiosco Emerson) attraverso gli avvocati Marcello Vignolo, Massimo Massa e Pilar Sanjust. Oltre al ricorso, i legali dello stabilimento che si trova al Poetto hanno avanzato un'istanza risarcitoria chiedendo l'annullamento del provvedimento del 16 novembre scorso col quale il dirigente del servizio gestione patrimonio ed espropriazioni del Comune aveva comunicato la chiusura della stagione balneare 2011 lo scorso 31 ottobre e, nello stesso tempo, segnalato che le attività il spiaggia e sull'area demaniale marittima potevano essere svolte solo sino a quella data. In più, il dirigente aveva invitato gli ufficiali gli agenti di polizia giudiziaria e far eseguire l'ordinanza. I privati, nel loro ricorso, hanno anche impugnato la delibera della Giunta regionale del 28 novembre che ha deciso di non dare proroghe ed estendere, per quest'anno, la stagione balneare ormai chiusa. Chiamato in causa il Tar, il presidente Aldo Ravalli ha deciso di intervenire con un proprio decreto, puntando sulla gravità e sull'urgenza della situazione che lo autorizzano ad un intervento diretto.
LE MOTIVAZIONI Il giudice ha considerato non certo che il provvedimento del Comune potesse essere direttamente lesivo per il ricorrente, ma che dovesse comunque essere salvaguardato il proseguo dell'attività lavorativa, anche perché non ci sarebbero apprezzabili profili di interesse pubblico nella decisione di chiudere lo stabilimento. La Camera di Consiglio per la vera e propria sospensiva si terrà l'11 gennaio, con la regolare composizione collegiale del tribunale.
IL PROCESSO PENALE Il 6 febbraio intanto, davanti al giudice monocratico di Cagliari, si aprirà il processo penale a carico dei 20 gestori dei baretti abusivi, tra cui c'è anche l'Emerson, finiti nel registro degli indagati del pm Gaetano Porcu. Le accuse vanno dall'abuso edilizio, all'occupazione di suolo demaniale, alla violazione della normativa in materia paesaggistica. L'indagine della magistratura coinvolge diciotto chioschi, molti dei quali sono stati nel frattempo demoliti. L'unico a uscire dall'inchiesta è stato Alessandro Ticca dell'Otium. Per lui il pm aveva infatti chiesto l'archiviazione in quanto gli abusi edilizi erano stati commessi dalla precedente gestione e risultavano tutti già prescritti.
Francesco Pinna