Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Come fare un'azienda giocando

Fonte: La Nuova Sardegna
21 aprile 2008

Come fare un’azienda giocando

Inaugurata la «Città dell’impresa», un percorso multimediale per stimolare i giovani e coloro che vogliono realizzare le proprie idee



L’iniziativa è promossa dal Comune in collaborazione col Bic Sardegna ed è costata seicentomila euro

ROBERTO PARACCHINI

CAGLIARI. Sul muro c’è l’immagine di una persona, animata ma muta. Se con un dito si sfiora il viso, il «quadro» cambia ed è come aver aperto diverse finestre nello schermo del computer. E tamite una cuffia arrivano spiegazioni sull’attività imprenditoriale del personaggio rappresentato nell’immagine iniziale: come è nata e quali sono state le idee vincenti ecc. Questi alcuni spezzoni della «Città dell’impresa», inaugurata ieri nell’ex Distilleria. In un’altra stanza della struttura sembra che per terra scorra un fiume: il video riporta un ruscello, ma come ci si avvicina si inseriscono altre figure, di personaggi di Cagliari e della Sardegna. Poi arrivano informazioni sulla loro storia: persone che hanno fatto l’impresa o avuto un ruolo nelle vicende dell’isola. Queste sono solo alcune delle modalità di presentazione della «Città dell’impresa», una nuova iniziativa dell’assessorato alla Programmazione e politiche comunitarie, presentata ieri dal sindaco Emilio Floris e dall’assessore Ugo Cappellacci. «Di fronte all’ex distilleria - ha affermato ieri il primo cittadino - ci sono le iniziative culturali ospitate dall’ex Vetreria. La nuova iniziativa si colloca all’interno del discorso “Cagliari senza periferie” e punta alla crescita della città tramite il lavoro». Un modo, ha spiegato Emilio Floris, per «stimolare il motore sociale, realizzato col contributo della Regione e la collaborazione della Provincia». I finanziamenti provengono dalla legge regionale 37 (la straordinaria sul lavoro). L’investimento complessivo è di un milone di euro, di cui seicentomila per le innovazioni tecnologiche utilizzate nel percorso interno all’ex Distilleria e gli aspetti organizzativi. Mille metri quadri, di cui cinquecento per le iniziative di coinvolgimento. «Oggi - ha continuato il sindaco - è necessario fare un passo in avanti. La crisi locale, nazionale e internazionale mostra come sia sempre più necessario uscire dalla logica del posto fisso ed entrare in quella della creazione del lavoro (tramite impresa) da parte degli stessi giovani. L’iniziativa ha proprio questo scopo: mostrare agli studenti e a chi non è ancora inserito nel mondo del lavoro come sia possibile fare impresa, quali problemi comporta e che cosa si deve affrontare». Un esempio «utile - ha sottolineato Graziano Milia, presidente della Provincia - che crea un intreccio virtuoso tra tradizione e innovazione». Si tratta di una «fabbrica per imprenditori - ha spiegato l’assessore Cappellacci - in cui si spiega ai giovani anche quale è la cultura dell’imprenditore, quella della conoscenza e del rischio. Noi inauguriamo un contenitore in cui si possono formare le pre-condizioni, i presupposti per la piccola impresa, quella formata dai giovani. La struttura è coordianta da un comitato a cui aderiscono tutti gli attori interesati: dai sindacati, alle associazioni delle imprese, sino agli enti locali. Il tutto con l’obiettivo di trasmettere la cultura dell’impresa tramite strumenti d’avanguardia». L’iniziativa è realizzata in collaborazione col Bic Sardegna che curerà, come precisato dal presidente Giampiero Lecis, gli altri due aspetti dell’iniziativa (di cui ieri si è inaugurato il primo, l’espositivo): quelli della formazione e dei servizi all’impresa. All’interno dell’ex Distilleria i visitatori possono anche riflettere in relax ascoltando avventure dell’arte e della cultura. Poi in un altro spazio, introdotto dalle figure artistiche e dalla voce intrigante di Maria Lai, c’è anche un test-gioco per verificare se si è portati per fare l’imprenditore. L’artista Maria Lai ha elaborato il manifesto dell’iniziativa, che rappresenta cinque “s”: sasso, la materia forte della terra; solco, il lavoro dell’uomo, sole, che indica energia; scure, per tagliare i rami secchi; e sale, la sapienza. «Tutte qualità - ha spiegato il sindaco Floris - che possono essere di guida per chi vuole iniziare un’attività d’impresa».