Rassegna Stampa

Sardegna 24

Qualità della vita, il crollo dell’Isola

Fonte: Sardegna 24
6 dicembre 2011

 

Secondo l’indagine pubblicata da Il Sole 24 Ore tutte le province sarde franano nella classifica nazionale. La migliore (al 45 ° posto) è Olbia-Tempio

CAGLIARI. Non abita qui il buon vivere, almeno stando alle statistiche. Tutte giù: le province sarde crollano nella classifica sulla qualità della vita pubblicata dal quotidiano economico Il Sole24ore. Bologna è prima, ultima Foggia. Nell’Isola da Olbia- Tempio a Cagliari peggiorano i risultati e si perdono decine di posizioni rispetto allo scorso anno; emblematico il caso di Oristano, al nono posto nel 2010, ora al 54° sulle 107 province italiane. La cittadina è tornata indietro di ben 45 posizioni, ma resta sempre la prima nella graduatoria per la sicurezza, ha infatti l’indice più basso per truffe e microcriminalità. Eppure la tranquillità non basta per essere considerata un buon posto in cui vivere. Nessuna vittoria o buon posizionamento per la Sardegnanemmeno tra quelle di tappa, ossia per i sei parametri principali: tenore di vita, affari e lavoro, servizi, ambiente e salure, popolazione, ordine pubblico e tempo libero. A La classifica sarda. Prima tra le otto province c’è quella di Olbia Tempio che si trova comunque al 45° posto, e che ha perso 15 posti rispetto al 2010. Segue al 54° Oristano che l’anno scorso si trovava al nono posto (- 45posizioni), al 61° Sassari (- 20), al 63° Nuoro (-35), al 65° l’Ogliastra (-39). Peggio ancora il capoluogo Cagliari al 74° posto che perde 13 posti, all’86° c’è il Medio Campidano che crolla di “sole” otto posizioni e infine al 90°la provincia di Carbonia- Iglesias. I parametri,nonsolonumeri. Il benessere e la qualità della vita sono stati analizzati dall’Istituto Demoscopico Ipr Marketing: centinaia di interviste a campione per i sei settori e parametri: tenore di vita, affari e lavoro, servizi ambiente, popolazione, ordine pubblico e tempo libero. In tutto sono 36 gli indicatori e la novità è l’utilizzo di nuovi criteri, soprattutto legati alla situazione economica. In parte sono nuovi parametri, in parte aggiustamenti. Le modifiche ai criteri. In questa versione si è dato più spazio ad alcuni parametri economici, da qui, forse, il crollo della Sardegna nella classifica. Il Pil. Il criterio utilizzato del Prodotto interno lordononregistra più una tendenza, ma è un valore puntuale, riferito al 2010. Per i depositi bancari si è invece seguito il trend 2006-2010. Lecuriosità.LaSardegna registra altri piccoli primati che più delle posizioni dannoil quadro di come si viva nell’Isola. Nella Provincia dell’Ogliastra ci sono solo 31 abitanti per chilometroquadrato, unprimato italiano. Olbia è ultima per percentuale di laureati tra giovani che hanno dai 25 ai 30 anni: sono solo32 ogni mille. Nella provincia di Cagliari c’è la variazione più preoccupante sulla popolazione: - 6,7 per cento tra il 2002 e il 2011. L’iniziativa imprenditoriale. Piccolo primato, delle provincie di Nuoro il numero di attività per 100 abitanti, 17,5. Il più alto. I divorzi e le separazioni. E sempre nella provincia di Cagliari c’èunalto numero, in rapporto agli abitanti, di divorzi e separazioni: 95,6 ogni 10mila famiglie. A pari merito, ci sono le altre province del Sud Sardegna: Carbonia Iglesias e Medio Campidano. Dall’altro capo della lista (con pochi divorzi) ci sono le province del nord: al 2° e al3° posto, Olbia-Tempio e Sassari.