IL PIANO
SINDACATO CHIEDE INCONTRO CON DI BENEDETTO
La Slc Cgil ritiene questo Piano Industriale inefficace sia da un punto di vista economico chedaunpuntodi vista del rilancio della produzione e della difesa dell’occupazione». Il parere delsindacato sulpianoindustriale dell’Ente Liricononsi fa attendere. «Riteniamo- si legge in una nota della sigla- complicato, senzail necessarioconfrontocon le organizzazioni sindacali e con i lavoratori, affrontare questo passaggio, vitale per il futuro del Teatro». Un invito al dialogo: «Confermiamolanostradisponibilitàa ragionare anchein termini di sacrifici (i tagli inseriti riguardano esclusivamente premi di risultatoe futurimiglioramentiimpattandoal100% sui lavoratori), manon siamo disponibili a firmare un assegno in bianco a nessuno. Chiediamo un incontro urgente con il Sovrintendente, il Cda ed il Presidente per approfondire il tema». Un piano “atteso da quasi un anno”, scrive il sindacato: «Registriamo, con preoccupazione,cheil Sovrintendentenonhaavvertito la necessità di spiegare ai rappresentanti dei lavoratori, quali linee guida abbia seguito per la stesura del piano,quali risparmiabbiaintenzione di realizzare e con quali sacrificiperi lavoratori,esoprattutto come intenda utilizzare le cifre risparmiate con i tagli». La nota della Cgil entra nei dettagli: «È emblematica la pagina 12 del piano dove testualmente si dice: ”un aumento della produzione delle attività artistiche porterebbeadunendemicoaumentodella forbice costi/ricaviafavore della prima…”, considerazione dalla quale si evince che produrre nonconverrebbeperchéaumenterebbero i costi ( ragionamento che esasperato porterebbe, banalmente, alla chiusura del teatro): peccato (aquestopuntomeglio dire per fortuna) che la legge Bondi, che regola il Fus, indica nella produttività il punto più qualificanteper avere il finanziamento statale». Un’ulteriore riflessione: «Cisi aspettavaunPiano Industriale che comprendesse la programmazione artistica, fondamentalenell'industriaTeatro, utileanchepercomprendere appienole reali necessità di utilizzo delle masse tecniche e artistiche, ci si attendeva un esame dell’organizzazione del lavoro. Unaverifica attesadaannidai lavoratori e che neanche questo Piano, se non per titoli, prevede. Senza questi elementi come si può parlare di crescita ,di rilancioedimiglior utilizzo delle risorse umane?»