CAPITALIZZAZIONE

Per la capitalizzazione di Abbanoa è scontro fra la Regione e i Comuni. I soci della società dell’acqua sono chiamati il 14 dicembre a eleggere il nuovo consiglio d’amministrazione (dopo le dimissioni, un mese fa del direttivo, proprio in seguito alla mancata capitalizzazione), e soprattutto a versare 150 milioni di euro per garantire la sopravvivenza finanziaria dell’ente. Su questa partita si sta giocando una pericolosa battaglia politica. Due giorni fa i sindaci dell’Anci hanno lanciato un ultimatum alla Regione in vista dell’assemblea degli azionisti. La linea comune dei primi cittadini sardi, è stata espressa in una riunione svoltasi ad Arborea: i rappresentanti dei 343 Comuni soci di Abbanoa non parteciperanno all’incontro del 14 dicembre se la Regione non garantirà tre interventi ritenuti indispensabili. I tre punti della discordia sono che la Regione dovrà farsi carico di dissolvere sono: la ricapitalizzazione di Abbanoa con i 150 milioni previsti; la definizione di un percorso di uscita dall’attuale situazione di incertezza causata dal commissariamento dell’Autorità d’ambito (Ato), che cesserà di esistere il 31 dicembre in forza della normativa nazionale; la rivisitazione dell’organizzazione interna di Abbanoa, che deve diventare gestore tecnico dell’acqua in Sardegna, garantendo i servizi idrici nei comuni e pagando stipendi e imprese d’appalto in un’ottica di sostenibilità dei costi ed economicità degli interventi. Richieste pesanti che se saranno ignorate dalla Regione potrebbero aprire una crisi senza uscita a danno del sistema idrico della Sardegna.