Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

San Giovanni in pericolo

Fonte: L'Unione Sarda
5 dicembre 2011

Sparita la richiesta di fondi inviata dal Comune alla Regione
 

Villanova, la chiesa danneggiata dal degrado
Vedi la foto
La chiesa dei bianchi cantori è al centro di un giallo. Quello di una delibera che non si trova più e che destinava 200 mila euro a «urgenti lavori di restauro e consolidamento» dello storico tempio di Villanova, cuore dei riti della Settimana santa cagliaritana. I tecnici del Comune, oltre le tracce di pesanti infiltrazioni d'acqua nel soffitto e in alcune cappelle, nella loro relazione parlano di «lesioni importanti» che non risparmiamo le strutture dell'edificio di culto. Come afferma Domenico Corso, presidente dell'Arciconfraternita della Solitudine, «la chiesa è pericolante, colpita da un degrado che potrebbe mettere a rischio la struttura e la sua stessa stabilità».
LO SCENARIO «È anni che tutto il rione di Villanova attende i fondi per salvare il suo monumento più significativo e prezioso», aggiunge ancora il presidente Corso. Nell'ottobre del 2009 l'assessorato regionale del Lavori pubblici invita i Comuni a presentare domande di finanziamento per restaurare «chiese di particolare interesse storico e artistico». Proprio i requisiti di San Giovanni di Villanova. Risale al 1415 la prima citazione di una “via san Giovanni”, sede dal 1697 dell'Arciconfraternita della Madonna della Solitudine. Semi distrutta da un incendio, la chiesa venne restaurata nel 1752.
A un mese dall'invito della Regione, la giunta (allora guidata da Floris) presenta la richiesta di finanziamento. Ma sei mesi dopo, all'insediamento della nuova dirigenza dell'Arciconfraternita, dalla Regione arriva la risposta: «Qui non risulta niente». «Sono passati due anni e di questa delibera non si sa nulla, non partono i lavori di restauro, mentre aumenta l'umidità, le crepe si allargano, si aggravano le lesioni con grave rischio anche per il patrimonio artistico conservato», è l'amaro commento del presidente.
Il progetto preliminare prevede tre livelli di intervento: una campagna di indagine "endoscopica" con carotaggi e tele-spie, quindi la messa in sicurezza dell'edificio e, infine, l'esecuzione delle opere di restauro e consolidamento. «La nostra speranza è che dalla Regione arrivi, quanto prima, un segnale, perché temiamo altrimenti la perdita dei finanziamenti e quindi di dover chiudere la Chiesa». Al gigantesco Crocifisso ligneo, custodito al san Giovanni, impressionante e maestoso nel suo realismo, vengono attribuite guarigioni miracolose. Tutti i cagliaritani, non solo is biddanoesus , lo venerano con un trasporto che non ha eguali. Una devozione che non può e non deve interrompersi.
Paolo Matta