Bonaria
I residenti della zona di Bonaria scrivono a Massimo Zedda per cercare di salvare il rettangolo verde di via Milano, di fronte alla basilica, sul quale sta per sorgere un palazzo. Anni di battaglie non sono servite: la nuova giunta ha trovato le pratiche in stato troppo avanzato, bloccare il progetto significava arrecare un danno enorme che sarebbe dovuto essere risarcito al privato. Così il Comune di centrosinistra ha dato il via libera. «Sindaco», scrivono i residenti, «nella scorsa consiliatura si spese in un accorato intervento a difesa del piccolo spazio inedificato fra la via Taranto e la Via Milano destinato a verde pubblico dal vigente piano regolatore della città, siamo sicuri che ci ascolterà». Richiamando alla memoria l’opposizione di Zedda, gli abitanti sostengono che «la costruzione di un palazzo di quattro piani più volume tecnico, a pochi metri dalla Basilica e su un’area strategica da un punto di vista ambientale, paesaggistico e dal forte richiamo turistico, risulti inopportuna». Nella lettera c’è tanta storia della zona di Bonaria, dai cartaginesi fino ai catalani, per arrivare alla presenza di ville costruite su progetti di Ubaldo badas, tutelate dalla Sorpintendenza. «A tale proposito», spiegano i residenti, «le segnaliamo che allo stato non risulta mai pervenuta alla competente Soprintendenza alcuna richiesta di autorizzazione per un intervento edilizio nell’area in questione che ricade nella “fascia di tutela condizionata». In chiusura arriva la richiesta al primo cittadino: «Senza voler negare i diritti legittimi dei proprietari dell’area, la invitiamo a voler considerare la possibilità di trovare tutte le forme possibili con i proprietari e le istituzioni coinvolte, per restituire alla città questo piccolo spazio che risulta vitale in un quartiere dove ridottissimi sono gli spazi per gli anziani e i bambini e per la vita sociale».