Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Zedda: «Uffici comunali a Sant'Elia»

Fonte: L'Unione Sarda
30 novembre 2011

Il progetto è legato alla ristrutturazione dello stadio: «Bandiremo un concorso internazionale di idee»

Il piano del sindaco: far cassa vendendo il palazzo di via Sonnino 
La considerazione di partenza suona più o meno così: attorno allo stadio Sant'Elia ci sono più di quattromila parcheggi, una condizione che si trova in poche altre zone della città. Ecco perché in futuro, specialmente se il Cagliari Calcio dovesse realizzare il sogno di costruire la Karalis Arena a Elmas, il Municipio si potrebbe trasferire qui, a ridosso del quartiere popolare. «Potremmo costruire nuovi uffici comunali attorno allo stadio», dice il sindaco Massimo Zedda, «e abbandonare il palazzo di via Sonnino».
L'IDEA Il piano, che per ora è «solo un'ipotesi», come specifica il primo cittadino, potrebbe prendere corpo grazie a un concorso internazionale di idee, formula che a Zedda piace molto (la propose, da consigliere comunale, per risolvere il problema dell'Anfiteatro romano) e che riscuote un discreto successo: al bando per la progettazione dell'ampliamento della Galleria comunale hanno aderito in questi giorni decine di studi di ingegneria e architettura.
IL TRASFERIMENTO L'intenzione del sindaco è quella di spostare da via Sonnino a Sant'Elia gran parte degli uffici comunali. Strategia che permetterebbe di far cassa «affittando o vendendo l'edificio di via Sonnino» e soprattutto servirebbe ad avvicinare il quartiere alla città, obiettivo dichiarato delle ultime amministrazioni comunali e regionali.
LO STADIO Tutto è legato al futuro dello stadio e alla scelta del Cagliari Calcio di costruire un nuovo impianto sportivo a Elmas. In questo caso il Sant'Elia verrebbe trasformato in «un centro sportivo polivalente, in grado di ospitare manifestazioni e gare di ogni disciplina, oltre ai grandi eventi come i concerti», precisa Zedda. All'esterno potrebbero essere realizzate delle «torri» in grado di ospitare gli uffici di via Sonnino. Che una volta venduti andrebbero a dar sostanza alle casse comunali: «L'importante è che venga portata a termine un'operazione che comporti poche spese per il Municipio e un aumento delle entrate».
LA CONVENZIONE È probabile però che qualsiasi decisione venga rimandata al 2013, anno in cui scadrà la convenzione tra il Comune e il Cagliari. A questo proposito il sindaco è chiaro: «Qualunque scelta faccia la società rossoblù, è ovvio che bisognerà metter mano allo stadio». E se l'ipotesi di Elmas, che per il momento rimane la prima e unica scelta del presidente Massimo Cellino, dovesse tramontare? «Se il Cagliari decidesse di giocare ancora al Sant'Elia la società potrebbe prendersi in carico la ristrutturazione dell'impianto a fronte di una concessione a lunga scadenza». Ma questa è un'altra partita, ancora lontana dalla fine.
Michele Ruffi