Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Cantami, o isola, del Risorgimento

Fonte: Sardegna Quotidiano
29 novembre 2011

 

Da giovedì a Cagliari il convegno sul ruolo dell’isola nell’unificazione nazionale secondo il punto di vista dell’Accademia

Il canonico di Ploaghe Giovanni Spano, poliedrica figura d’intellettuale linguista e poeta in sardo- logudorese nonché senatore delRegno D´Italia, era ricordato da Francesco Cossiga come «uno dei sardi più illustri nella Storia del Risorgimento»: «Spano è una figura emblematica del senso incerto che noi sardi abbiamo dell´identità - scriveva Cossiga - il canonico era studioso di cose sarde e al tempo stesso un genio nazionale. Lui è un segno di contraddizione, ma tutta la Sardegna è unacontraddizione. Basti pensare all´autonomia “rinunciata” da parte di Giovanni Maria Angioy, all´indomani della cacciata dei piemontesi dall´isola. Quando Spano fu nominato senatore accettò il mandato, ma non giurò mai fedeltà al re». Punti di vista sul ruolo dei sardi nel processo di unificazione nazionale. Per sentire quello dell’Accademia bisognerà accomodarsi da giovedì nella Sala consiliare del Palazzo Regio di Cagliari ed ascoltare le relazioni (una media di 18-20 al giorno da moltiplicare per tre, fino a sabato) di docenti e studiosi che parteciperanno al convegno di studi su “La Sardegna nel Risorgimento”, organizzato dal dipartimento di Studi storici e dell’età moderna e contemporanea dell’ateneo di Cagliari in collaborazione con il dipartimento di Storia dell’Università di Sassari e con il Comitato per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, di cui la tre giorni di convegno rappresenta l’ideale punto di arrivo. I lavori cominceranno alle9e proseguiranno con un calendario fitto ed assai articolato. Nel pomeriggio di giovedì, a partire dalle 16, il convegno si sposterà nella Sala consiliare del Palazzo civico, per ospitare la sessione dal titolo “Dalla restaurazione alla “fusione perfetta” (l'unione politica e amministrativa di tutti i territori del Regno di Sardegna nel 1847, ndr), mentre nella Sala riunioni della Camera di Commercio si perlerà di “Demografia, economia, credito”, ed ancora nella Sala Search del Palazzo civico spazio al dibattito su “Conoscenza del territorio e cultura scientifica”. Robustobis nella giornata di venerdì 2 dicembre: sono previste tre sessioni di interventi al mattino, e altrettante al pomeriggio, mentre sabato 3 dicembre i lavori si concluderanno – a partire dalle 9 – nella Sala Search del Palazzo civico con un incontro per fare il punto su “La Sardegna e il Risorgimento italiano”. Inutile fare la lista completa degli studiosi coinvolti, da Manlio Brigaglia a Luciano Marrocu, da Adriano Viarengo a Fulvio Conti e Felice Todde. Chiuderà i lavori – presieduti dall’accedemico dei Lincei Giuseppe Ricuperati ( Università di Torino) - l’intervento di Alberto Mario Banti (Università di Pisa). Centocinquant'anni dell'unità d'Italia o dello stato sardo? Per Francesco Cesare Casula per esempio, studioso le cui teorie alcuni detestano ed altri invece amano molto, «si magnifica l'Unità d'Italia - scrive- ma lo stato che ha fatto il Risorgimento è quello sardo, nato nel 1324 a Bonaria».

(g.p.)