Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'esercito dei sindaci si schiera per il sì

Fonte: L'Unione Sarda
16 settembre 2008


Referendum, mobilitazione dei Comuni: «A noi il territorio»
Dalla Gallura a Oristano, il movimento per il referendum contro la legge 8 raccoglie l'adesione dei sindaci. Oggi assemblea a Nuoro.
La campagna d'autunno sbarca in Gallura. E incassa la solidarietà dei sindaci del nord. Il centrodestra sardo ha un obiettivo, cancellare la legge urbanistica, la numero 8, attraverso il referendum del 5 otttobre. Per questo, la campagna per portare i sardi alle urne - tanti, perlomeno uno in più rispetto al quorum del 33 per cento - prosegue senza sosta. Ieri a Olbia, oggi a Nuoro, la mobilitazione per il "sì" ha vissuto un'improvvisa accelerazione negli ultimi tre giorni con uno slogan in sottofondo: "Cancelliamo la legge che ha espropriato i Comuni del diritto di pianificare il proprio territorio".
IN GALLURA A Olbia, il movimento del referendum ha scoperto un territorio in linea con i suoi obiettivi. Come accaduto ad Alghero, il giorno prima. Con il deputato Pdl Mauro Pili, il senatore Pdl Fedele Sanciu, il coordinatore di Forza Italia Ugo Cappellacci, quello di An Mariano Delogu e alcuni consiglieri regionali del territorio, c'era il sindaco di Olbia Gianni Giovanelli. Il primo cittadino ha annunciato la mobilitazione delle amministrazioni del nord Sardegna: «Non possiamo accettare che i Comuni vengano commissariati su un tema così importante come la pianificazione territoriale. Siamo pronti alla mobilitazione. È fondamentale cancellare questa legge per mandare alla Regione un segnale chiaro». Solidarietà dai sindaci di Tempio, Antonello Pintus, di Sant'Antonio di Gallura, Benito Scano, di Luras, Marisa Careddu, di Telti, Matteo Sanna, il vice sindaco di Arzachena Gigi Astore in rappresentanza del neo eletto Piero Filigheddu. Dopo la nascita del comitato provinciale locale, oggi costituzione del coordinamento referendario a Nuoro.
GLI ALTRI SINDACI Dopo il decollo della campagna a Cagliari, con l'importante sottolineatura di un centrodestra mai così compatto, anche ad Alghero sono nati i comitati per il "sì". Guidati da Marco Tedde, sindaco catalano, e da quello di Castelsardo Franco Cuccureddu, hanno aderito gli amministratori di Allai, Ruinas, Mandas, Escolca, Armungia, Siamaggiore, Siliqua, Sant'Anna Arresi, Talana, Urzulei, Sant'Andrea Frius.
Tedde, che guida il comitato sassarese, ha dichiarato: «Questa legge è la madre di tutte le disgrazie economiche, mortifica la nostra ambizione a costruire un futuro fondato sull'economia turistica. La mobilitazione deve essere totale». Duro attacco di Cuccureddu alla Regione: «Soru e la sua Giunta vogliono mettere le mani sui nostri Comuni, vogliono gestire il territorio infischiandosene dei cittadini. Non si può più tollerare un atteggiamento arrogante e ignorante». Emilio Floris, sindaco di Cagliari, è stato uno dei primi ad aderire: «È in gioco il ruolo costituzionale dei Comuni, ai quali è assegnato il compito di pianificare il proprio territorio. Occorre una grande mobilitazione proprio per restituire ai cittadini quella funzione democratica nel governo delle città». In linea il sindaco di Oristano, Angela Nonnis: «Non possiamo più stare a guardare, il mio impegno sarà in prima persona come sindaco e come cittadino».
LE ZONE INTERNE A Talana, nella manifestazione promossa dal Movimento sardo Pro territorio, erano in quattrocento. Franco Tegas, sindaco di Talana: «Questa legge ha bloccato tutti i nostri territori, sono state messe in ginocchio tutte le potenzialità turistiche». Adesione anche del sindaco di Baunei, Salvatore Lai: «L'ambiente per noi è sacrosanto e non avevamo certo bisogno di Soru per capirlo». ( e. p. )

16/09/2008