Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Stadio, le spese del Cagliari

Fonte: L'Unione Sarda
25 novembre 2011

SANT'ELIA. Dai soldi per le gradinate ai costi dell'irrigazione del campo

Quasi 5 milioni in dieci anni per la manutenzione

Oltre quattro milioni e settecento mila euro in nove anni: è la spesa che il Cagliari calcio ha dovuto sostenere per la manutenzione del Sant'Elia dal 2002, quando è stata firmata la convenzione tra la società e il Comune, proprietario dello stadio.
L'intervento più costoso è stato quello delle tribune Dalmine tirate su nel 2003, ovvero le curve sud e nord e i distinti: un milione e quattrocentomila euro.
Poi c'è la cura del campo in erba, rifatto diverse volte: l'ultima proprio quest'anno, quando la società di viale La Plaia ha speso 298 mila euro per impiantare migliaia di piantine di gramigna su un terreno che prima è stato diserbato e scorticato. Non solo: l'impresa che ha eseguito i lavori ha anche ricostruito i drenaggi e l'impianto di irrigazione. La manutenzione ordinaria del campo negli ultimi nove anni invece è costata circa 540 mila euro.
I LAVORI CONTESTATI Fin qui, tutto regolare: invece a alimentare il contenzioso tra il Municipio e il Cagliari calcio sono i 900 mila euro di lavori straordinari di manutenzione, che sono finiti nei conti presentati all'amministrazione comunale per avere un rimborso. Soldi che per il momento Palazzo Bacaredda riconduce alla manutenzione ordinaria (e quindi a carico della società) dell'impianto, ma questa è un'altra storia.
I GUARDIANI Un'altra fetta delle spese sostenute dalla società sportiva è quella della guardiania e della pulizia dell'impianto: una spesa che si aggira intorno ai 50 mila euro all'anno, dunque circa 450 mila euro dal 2002 a oggi.
Un importo identico a quello speso per la manutenzione ordinaria dello stadio Sant'Elia: altri 450 mila euro.
L'IRRIGAZIONE Poco meno è stato speso per pagare l'acqua necessaria a irrigare il campo e servire l'intero impianto sportivo: 430 mila euro in nove anni. Tantissimo per uno stadio che viene usato in media due giorni al mese, ma in questo caso tutto viene spiegato dalle cattive condizioni della rete idrica. L'ultima voce è quella dell'Enel: 290 mila euro spesi dal 2002 al 2011. In tutto 4.758.000 euro, che vanno a sommarsi ai 2,7 milioni di euro spesi dal Comune dal 2001 a oggi. Cioè oltre 7 milioni e quattrocentomila euro per tenere in vita uno stadio vecchio di quarantun anni, che dal 1970 a oggi ha visto ridursi fino a un terzo la capienza (da 70 mila a 23 mila) e sgretolarsi neanche troppo lentamente il calcestruzzo delle gradinate e le altre strutture, rinfrescate nel 1990 per i Mondiali in Italia. Non è un caso dunque che Cellino chieda dal 2001 di poter costruire un altro impianto sportivo, o di ristrutturare il Sant'Elia e che ora, a un anno dalla scadenza della convenzione con il Comune, ripeta di voler abbandonare lo stadio. ( m.r. )