Rassegna Stampa

Sardegna 24

TRIBUNALE Abusi edilizi a Tuvixeddu, gli ambientalisti parte civile

Fonte: Sardegna 24
22 novembre 2011

CAGLIARI. Gli ambientalisti parteciperanno come parte civile al processo sui presunti abusi edilizi commessi a Tuvixeddu, il colle che ospita la più grande necropoli punico-romana del Mediterraneo. I giudici della prima sezione penale del Tribunale hanno sciolto la riserva e respinto le eccezioni preliminari sollevate nella prima udienza dagli avvocati difensori. Sul banco degli imputati ci sono l'ex Sovrintendente per i beni Archeologici di Cagliari e Oristano Vincenzo Santoni, il dirigente del Comune di Cagliari (Servizio pianificazione del territorio) Paolo Zoccheddu, il funzionario comunale Giancarlo Manis, l'archeologa incaricata della direzione scientifica degli scavi Donatella Salvi, l'amministratore della Cocco Costruzioni srl RaimondoCocco e il direttore dei lavori Fabio Angius. Il collegio, presieduto da Mauro Grandesso, ha dunque respinto l'eccezione che chiedeva la non ammissione degli ambientalisti come parte civile: gli Amici della Terra e il Gruppo di intervento giuridico saranno rappresentati in aula dall'avvocato Rosalia Pacifico. L'ex sovrintendente Santoni, invece, è difesoda Pierluigi Concas,mentre gli altri imputati sono assistiti da Michele Loy, Benedetto Ballero, Agostinangelo Marras, Mariano e Massimo Delogu, e MassimilianoRavenna. Respinta anche l'altra eccezione che contestava l'utilizzo dei Forestali per le indagini di polizia giudiziaria. Ora i giudici hanno dichiarato aperto il dibattimento che dovrà chiarire se a Tuvixeddu siano stati compiuti degli abusi. Tra questi, nella contestazione figurano le autorizzazioni per la costruzione di alcuni edifici nel viale Sant'Avendrace, che avrebbero impedito la visibilità della retrostante necropoli punica, maanche la realizzazione di fioriere e, per quanto riguarda Santoni, la partecipazione alla seduta del 21 febbraio 2007 della Commissione paesaggio: il soprintendente - secondo l'accusa - avrebbe dichiarato che alcune tombe rinvenute dopo il vincolo del 1997 fossero all'interno dell'area già vincolata, mentre in realtà pare fossero all'esterno, non astenendosi nonostante la figlia lavorasse come progettista delle opere pubbliche per conto di Coimpresa, la società che sta realizzando la lottizzazione nel colle. L'udienza è stata aggiornata al 12 dicembre prossimo.