Sopravvissuta al ripascimento e riscoperta dopo lo smantellamento dei baretti. Un piano del Comune per proteggerla L’assessore ai Lavori Pubblici Marras: «Già contattata la Regione: dobbiamo evitare che vada in strada e diventi rifiuto speciale» Cagliari Il Poetto Non si può clonare. E non si può nemmeno coltivare. Ma, quella che c’è, si può proteggere. E anche farla vedere a chi se la ricorda e alle nuove generazioni. È la vecchia sabbia del Poetto. Quella su cui si gettavano i teli da bagno prima del ripascimento del 2002 che ha cambiato l’arenile. Sabbia bianca sopravvissuta e rispuntata nelle scorse settimane dopo la rimozione dei chioschetti: era rimasta lì sotto protetta da tutto ciò che gli stava vicino e sopra.
Ed ora è lì. Da fotografare. E da salvaguardare. La pensa così il Comune che proprio in questi giorni si sta muovendo per impedire che quel che resta del periodo ante ripascimento si mescoli con tutto ciò che è arrivato dopo. Un’operazione tra ecologia e amarcord. Buona per i cagliaritani, maanche come curiosità per i turisti. Già avviati i primi contatti con la Regione. «Ce l’hanno segnalato tante persone- spiega l’assessore comunale ai Lavori Pubblici Luisa Anna Marras- e adesso, proprio con l’aiuto dei cittadini, vogliamo salvare questi lembi di sabbia bianca riscoperti per la gioia di chi conosceva e amava la vecchia spiaggia». L’idea è quella di realizzare delle recinzioni naturali per evitare che poi la sabbia vada a finire in mezzo alla strada. Per poi essere spazzata e smaltita come un qualsiasi rifiuto speciale. «Niente di impattante- continua Marras- stiamo pensando a delle “cannette” di protezione». Un progetto nato quando nelle settimane scorso lo smontaggio dei chioschetti ha rivelato la sorpresa. Le mareggiate dei giorni scorsi? Molte aree della spiaggia dei Centomila sono allagate. Ma la sabbia bianca non è in pericolo.
«Ci hanno spiegatoassicura Marras- che addirittura l’acqua può essere importante per trattenere la sabbia ». Tempi? Veloci, per evitare che il vento si porti via tutto. «Stiamo procedendo- ribadisce l’assessore- anche lavorando insieme ad altri assessorati. Ci piacerebbe raggiungere al più presto il nostro obiettivo. Che, mi piace ricordarlo, vorremmo che fosse un traguardo da raggiungere insieme ai tanti frequentatori e appassionati della nostra spiaggia ». Soldi? «Un piano economicissimo », spiega Marras. Poetto, una delle priorità della nuova amministrazione. E la protezione della sabbia ritrovata rientra in un piano di valorizzazione dell’arenile. E di difesa dall’erosione. Proprio una settimana fa sono state approvate le linee guida del nuovo Piano di utilizzo del litorale. Che si fonderà su due principi chiave: difesa dell’ambiente e riduzione del traffico automobilistico. Con l’incentivazione dell’uso del mezzo pubblico e della bicicletta. L’idea è sempre quella di realizzare un maxi-asse tra mare e parco con Molentargius. La difesa della spiaggia passa, sempre secondo i principi del Pul illustrati sette giorni fa, anche su dune, barriere e nuova vegetazione per trattenere la sabbia dove deve stare, nell’arenile. Previsto anche un nuovo sistema di regolamentazione degli accessi al mare. Un cammino appena avviato quello del Piano di utilizzo del litorale. Il programma prevede come prossimo passaggio la comunicazione alla Provincia di Cagliari dell’avvio delle procedure per la redazione del Pul. Per poi approdare, dopo diverse altre tappe all’adozione definitiva del piano da parte del Consiglio comunale. Per i tanti che ogni giorno continuano a frequentare l’arenile in questi giorni, oltre alla curiosità della differenza cromatica tra sabbia pre e post ripascimento, c’è anche lo spettacolo dei “laghetti”, alcuni quasi a ridosso della strada, creati dalla mareggiata dello scorso fine settimana. Foto e video, anche su YouTube, si sprecano.
Stefano Ambu Ennio Neri