Rassegna Stampa

Sardegna 24

GLI STATI GENERALI A PALAZZO REGIO

Fonte: Sardegna 24
11 novembre 2011

Il museo di Ghilarza rischia la chiusura: «Dalla Regione niente soldi» Cultura, il dibattito è questo Niente fondi, la casa-museo di Ghilarza dedicata a Gramsci rischia la chiusura Povera casa Gramsci Stati Generali della Cultura ovvero sogni, speranze e rivendicazioni in tempodi “tagli lineari” che rischiano di soffocare un settore strategico dai delicati equilibri: iniziati (non senza qualche ritardo) in un'affollata sala del consiglio al Palazzo Regio di Cagliari i lavori dell'assemblea pubblica promossa dalla Provincia e dall'assessore Francesco Siciliano.

Tavolo di confronto tra operatori e istituzioni per ottimizzare le “sempre più esigue risorse” delle istituzioni pubbliche e cercare alternative possibili nel supporto dei privati, mettendo in luce criticità ed eccellenze di un sistema complesso: fondamentale chiave di volta, il riconoscimento dell'arte e della cultura come «bene comune, al pari dell'aria e dell'acqua » posto quale punto di partenza da Siciliano. Visioni politiche e numeri e istanze reali per undibattito, aperto dal vicepresidente della provincia Angela Quaquero (in assenza dell'assessore regionale Milia) e dagli interventi dell'assessore alla cultura Enrica Puggioni: la necessità della trasparenza e dei criteri certi, con lamessa a bando dei centri comunalimaanche la necessità di partire dall'analisi dell'esistente per disegnare il futuro. Due i poli su cui si gioca il domani della città capoluogo e dell'Isola, specialmente nello spettacolo dal vivo(mapresidi imprescindibili sono anche biblioteche e scuole): tutela e valorizzazione diunpatrimonio di saperi artistici e tecnici – emblematico il caso del Teatro Lirico, ma varrebbe anche lo Stabile della Sardegna, o Akròama e le sfaccettate realtà rappresentate da COSAS - e la necessità di una dialettica con l'esterno. I numeri noti,masempre importanti dell'AGIS che vedonoCagliari ai primi posti nelle classificheSIAEsul rapporto abitanti/ spettatori e un 4% di PIL come indotto a fronte dello 0,35% dei contributi al settore. Il ruolo strategico di istituzioni come l'Associazione degli Enti per lo Spettacolo.Equalche punta polemica, sul ruolo distinto della politica e degli operatori culturali e sulla necessità di far circuitare le produzioni locali. Molte questioni aperte, sofferenze e differenze. Per un dibattito che prosegue oggi con la tavola rotonda su “La cultura è un investimento o una spesa?”. (a.b)