Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Multare anche i clienti che acquistano prodotti contraffatti»

Fonte: L'Unione Sarda
7 novembre 2011

AMBULANTI 1. La Confesercenti


«L'esasperazione è tale che qualcuno dei nostri associati sta pensando provocatoriamente di esporre la merce sulla strada e fare così concorrenza agli ambulanti extracomunitari e non che in pieno centro vendono illegalmente merce e prodotti contraffatti». A parlare è il presidente provinciale di Confesercenti Roberto Bolognese, titolare di una boutique in via Manno, da anni in prima linea nella battaglia contro la lotta al commercio abusivo. Un fenomeno che negli ultimi mesi sembra dilagare, soprattutto nelle strade dello shopping.
«Noi - prosegue Bolognese - chiediamo maggiore tutela alle autorità, non è possibile assistere a questo spettacolo indegno che danneggia pesantemente il commercio legale». Come reagire? Il presidente Confesercenti ha le idee molto chiare. «Intanto - sono le sue parole - chiediamo ai vigili urbani di colpire anche i clienti. Per chi acquista merce contraffatta o di dubbia provenienza dovrebbero scattare multe da 100 a 7000 euro. Si inizi ad applicare queste sanzioni e l'effetto deterrente si farà sentire subito». Repressione ma anche prevenzione. «Come associazione - prosegue Bolognese - ci impegniamo insieme alla Camera di Commercio ad avviare una campagna di informazione per far capire alla gente quanto questa piaga danneggi l'economia legale. Il giro d'affari della contraffazione in Sardegna è di 140 milioni di euro e dietro c'è la camorra. Se i clienti sapessero queste cose e fossero consapevole di commettere un reato forse ci penserebbe su due volte prima di acquistare. Anche per questo proponiamo di affiggere in tutto il centro cartelli multilingue per far sapere a croceristi, turisti e cittadini che comprare merce contraffatta è un reato». Amara la conclusione: «Noi crediamo si possa fare tanto, ma in questo momento ci sentiamo abbandonati a noi stessi: l'altro giorno un mio amico barista è stato multato per aver messo un tavolino all'esterno, ma poco più in là c'erano decine di ambulanti abusivi. Non sapevo cosa rispondergli». ( m. le. )

 

AMBULANTI 2. I regolari
Lotta contro gli abusivi:
«Servono più controlli
nelle strade della città»

Gli ambulanti regolari, («ma per favore - chiedono - chiamateci commercianti su aree pubbliche»), si associano alla protesta dei negozianti del centro storico: «Vogliamo più controlli. Gli abusivi e chi vende merce contraffatta danneggiano anche noi», sbotta Vincenzo Pandolfi, presidente dell'Unione lavoratori autonomi ambulanti sardi (Ulaas). «E non è una questione di colore della pelle. Nel nostro sindacato, su circa 4 mila iscritti in tutta l'Isola, abbiamo oltre 150 associati stranieri. Ma sono regolari e hanno una licenza. A differenza di molti loro connazionali e di qualche sardo».
La situazione precipita soprattutto quando arrivano le navi da crociera. La zona di via Roma, tra il lato mare e quello portici, diventa un bazar a cielo aperto. Spuntano bancarelle in ogni angolo. La Polizia municipale cerca di fare prevenzione, ma i venditori “abusivi” e quelli con merci false hanno le loro tecniche: bancarelle pronte per essere rimosse in pochi secondi, oppure mantenere una posizione distante dalla merce per non essere individuato come proprietario. «Gli ambulanti regolari», spiega Pandolfi, «prendono le distanze dagli abusivi. Piazzano le loro bancarelle senza licenza e non pagano le tasse. Noi invece spendiamo migliaia di euro per essere in regola».
Un esempio: per occupare 28 metri quadri di suolo pubblico nella zona del mercato di via Quirra, a Is Mirrionis, un commerciante ambulante paga 35 euro al giorno. In media si spendono 3.600 euro. «Poi ci sono le varie iscrizioni e le tasse», ricorda il presidente dell'Ulaas. «Alla Camera di Commercio paghiamo 130 euro all'anno, all'Inps 600 ogni sei mesi. Vedere che ci sono irregolari in giro per la città e soprattutto nella zona del centro storico ci dà molto fastidio». La richiesta è in sintonia con quella dei negozianti del Largo Carlo Felice, via Roma, via Manno e Corso: «Servono controlli quotidiani e in tutte le strade. Solo così si scoraggia l'abusivismo». (m.v.)