Rassegna Stampa

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Cagliari: fondi per tre quartieri degradati

Fonte: web SardegnaOggi.it
12 settembre 2008

giovedì, 11 settembre 2008


Nuovi aiuti dell'amministrazione comunale di Cagliari ai quartieri di Is Mirrionis, San Michele e Sant'Avendrace. Le imprese con sede in queste circoscrizioni potranno ottenere finanziamenti per un massimo di 30 mila euro, di cui 15 mila a fondo perduto. L'intervento è stato presentato dall'assessore alle Attività produttive del Comune, Paolo Carta e dal Sindaco Emilio Floris. Il bando partirà lunedì e le domande potranno essere presentate all'Ufficio protocollo del Comune fino al 15 ottobre.

CAGLIARI – Uno stanziamento di 375 mila euro, metà dei saranno finanziamenti a fondo perduto, punterà a dare nuova vita ai quartieri di Is Mirrionis, San Michele e Sant'Avendrace. L’obiettivo è quello di contrastare i fenomeni di desertificazione economica nelle aree di degrado urbano favorendo la nascita di nuove piccole imprese. Il bando, però, si rivolge anche alle imprese già esistenti.

“Un piccolo aiuto – ha spiegato l’assessore Paolo Carta – che servirà a coprire il cinquanta per cento delle spese riconosciute ammissibili secondo il bando, ma che rappresenta un’occasione importante per gli imprenditori. E il Comune crede nel sostegno alle attività commerciali, soprattutto nelle aree di degrado urbano. Il fondo complessivo a disposizione è, per il momento, di 375 mila euro, ma faremo il possibile per aumentarlo”.

Il bando prevede la concessione di un contributo fino a un massimo di 30 mila euro a coprire il 50 per cento delle spese riconosciute ammissibili, di cui 15 mila euro saranno a fondo perduto, e gli altri 15 mila assegnati con un finanziamento a tasso agevolato.

Il sindaco Emilio Floris punta molto sui benefici che potrà portare questa iniziativa. “Con questo tipo di idee si crea sviluppo locale – ha detto Floris – perché il lavoro è il motore indispensabile per poter permettere ad una comunità di crescere. Vogliamo procedere ad una riqualificazione urbana e sociale della città, obiettivo possibile solo grazie ad un allargamento della base produttiva”.

Fabio Pireddu