Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il monumento dimenticato

Fonte: L'Unione Sarda
2 novembre 2011

L'appello dei cittadini: «È un simbolo della città, ora rimettetelo a posto»

 

Degrado e abbandono per il cimitero di Bonaria
Vedi la foto «I monumenti non possono essere trattati in questo modo». È il commento amaro di un cagliaritano in visita ieri al cimitero di Bonaria, da anni in condizioni pietose e ogni anno messo sempre peggio.
I cittadini in visita al camposanto di viale Cimitero sono rimasti delusi nel vedere un'area così importante lasciata al suo destino. Sterpaglie e transenne ovunque, piante a rischio caduta e disordine dominano in tutta l'area. Il degrado peggiora ogni anno di più.
LE TESTIMONIANZE Silvana Congiu è un avvocato cagliaritano, e ha un bellissimo ricordo: «Questo posto ha un vincolo da almeno trent'anni, per fare qualsiasi cosa servono dei permessi. Non basta una semplice pulizia, qua è necessaria una ristrutturazione totale, soprattutto valorizzare la parte sacrale e monumentale. Anche il ministero dei Beni culturali dovrebbe attivarsi visto che è un monumento, ma è il Comune che deve sensibilizzare la questione». E conclude: «Ricordo che alcune mie amiche, tanti anni fa, venivano in questo posto per studiare. Questo fa capire quanto era bello».
Antonella Frailis è nel camposanto monumentale per rendere visita ai cari: «Sono anni che il cimitero è ridotto in queste condizioni - dice - eppure dovrebbe essere valorizzato come un monumento. Anche la gente però non si comporta bene, in tanti non raccolgono neanche i fiori che cadono per terra». Per Paolo Loi un'area come questa dovrebbe essere considerata un'attrazione turistica: «Mi piange il cuore a vederlo così, questo cimitero. Era un bel posto, ma anche adesso potrebbe esserlo. Da poco sono andato in Croazia, mi hanno portato a vedere due cimiteri che non hanno nulla più di questo».
Anche Efisio Angius, pediatra, ha un bel ricordo del camposanto: «Prima era tutta un'altra cosa, credo sia fondamentale il fatto che le tombe, risalendo a tanti anni fa, non sono più mantenute dalle famiglie. Di sicuro l'amministrazione potrebbe fare qualcosa in più per far sì che non rimanga in queste condizioni». (p.c.c.)