Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Tuvixeddu, impugnato il lodo

Fonte: La Nuova Sardegna
28 ottobre 2011



La Regione si rivolge alla Corte d’Appello contro la decisione degli arbitri



LA CONTROVERSIA La Deloitte Advisory al lavoro per stabilire se gli stop di Soru hanno danneggiato Cualbu

MAURO LISSIA

CAGLIARI. Il braccio di ferro su Tuvixeddu continuerà davanti ai giudici della Corte d’Appello civile di Roma: la giunta regionale ha deciso di impugnare il lodo parziale firmato dal collegio arbitrale che deve decidere se Nuova Iniziative Coimpresa ha diritto a un indennizzo.
Un indennizzo legato alla sequenza di stop imposti dall’amministrazione Soru al piano di edificazione dei colli punici. La delibera è stata presentata all’esecutivo dal presidente Ugo Cappellacci e subito approvata. Ora la palla passa all’ufficio legale della Regione, che dovrà elaborare nei termini stabiliti dalla legge il ricorso contro la decisione «non definitiva». La competenza in secondo grado è dei giudici togati d’appello: sarà una sezione civile della capitale a esaminarlo e a stabilire se il lodo arbitrale dev’essere annullato o no. I tempi da qui alla decisione non saranno brevissimi, nel frattempo andrà avanti il lavoro di consulenza affidato dagli arbitri e dalle parti in giudizio - la Regione e il gruppo Cualbu - a tre società di advisory chiamate a dare risposte alla decina di quesiti proposti dagli arbitri. Quesiti che riguardano l’ipotesi - sostenuta dall’avvocato Pietro Corda per Coimpresa - che l’amministrazione Soru abbia arrecato danni economici all’impresa per 72 milioni di euro.
La società chiamata dal collegio arbitrale a studiare il caso Tuvixeddu è la Deloitte Advisory spa, che opera con 600 professionisti e 40 avvocati come advisory finanziaria, ma è specializzata anche in contenziosi e procedure arbitrali. Ha un compito piuttosto complesso: mettere in fila la mole spaventosa di atti e sentenze che riguardano la querelle infinita tra l’amministrazione regionale e il gruppo Cualbu per mettere nelle mani dei tre arbitri uno strumento utile a stabilire se ci sia stato danno oppure no. Se quindi l’impresa privata debba incassare una somma a titolo di risarcimento o di indennizzo e quale può essere la cifra giusta. Il consulente ha ancora un mese e mezzo di tempo per elaborare la relazione finale. Il giudizio arbitrale in corso non ha nulla a che vedere con le conclusioni fin qui raggiunte nelle varie sedi giurisdizionali e con i procedimenti penali in corso: nasce dall’iniziativa dei legali del costruttore, convinti che la sequenza di interventi dell’amministrazione Soru abbia rallentato la realizzazione del progetto immobiliare. La sentenza del Consiglio di Stato dell’aprile scorso sembrerebbe escludere che la Regione abbia commesso atti illeciti, condizione indispensabile perchè si possa parlare di risarcimento. Al contrario palazzo Spada ha confermato la validità dei vincoli imposti in base al piano paesaggistico e quindi la legittimità delle iniziative assunte da Soru.