Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Cagliari in un tocco, ecco la guida per smartphone

Fonte: Sardegna Quotidiano
20 ottobre 2011

Turismo

 

CASTELLO I luoghi di pregio della città visitabili anche col telefono

LE POLEMICHE Il consigliere regionale del Pd Porcu critica l’assessore Crisponi: «Viene solo a fare le passerelle»

Musei, chiese, biblioteche e cinema in un “touch”, o più precisamente a portata di smartphone. È stata presentata ieri “CagliariCult ” la guida turistica culturale per smartphone. L’appli - cazione costata 18mila euro, è scaricabarile gratuitamente dall’App store dallo scorso agosto. Nasce da un progetto di Sardegna Ricerche in collaborazione con il Consorzio Camù che ha fornito le informazioni e grazie a questa nuova applicazione i turisti potranno ottenere tutte le notizie su musei, chiese, monumenti, teatri, biblioteche e cinema. A breve saranno disponibili anche le applicazioni per iPad e altri supporti. «Vogliamo essere vicini alle esigenze del turista moderno - ha spiegato Luigi Crisponi, assessore regionale al Turismo - Ci piacerebbe arrivare a una guida multimediale per tutta la Sardegna e allargare il discorso anche all’Artigianato». CagliariCult è il primo frutto della partnership tra assessorato al Turismo e Sardegna Ricerche che ha l’obiettivo di promuovere e supportare progetti innovativi dedicati alle imprese che operano nel turismo. Proprio sulla nuova guida turistica per smartphone, il consigliere regionale del Pd Chicco Porcu e il collega Cesare Moriconi hanno annunciato la presentazione di un’interrogazione: «L’assessore Crisponi presenta in solitudine guide multimediali e si avventura a delineare le strategie regionali per il capoluogo della Sardegna – ha sottolineato il consigliere Porcu che nell’interroga - zione si sofferma sul fatto che alla presentazione di CagliariCult non ci fosse alcun esponente del Comune - l’asses - sore Crisponi sarà d’accordo con noi che il primo passo per il successo di una destinazione è quello di coordinare le azioni strategiche a vario livello pena il fallimento. Chiediamo a lui di dare per primo l’esempio evitando la solita passerella mediatica».