Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Innnesti urbani per reinventare gli “spazi sonori”

Fonte: Sardegna Quotidiano
17 ottobre 2011

EXMA’

L’EVENTO L’artista ateniese Zafos Xagoraris sarà intervistato oggi alle 19 al Centro di via San Lucifero. A Nuoro presenterà i risultati del workshop “The distance from the center Installazioni, progetti e disegni per descrivere la condizione urbana con l’utilizzo di meccanismi (come periscopi, silenziatori e amplificatori), attraverso i quali l’artista innesca condizioni ambientali specifiche e particolari. Il protagonista di “Innesti 2”, in programma oggi alle 19 al Centro Comunale d’Arte e Cultura Exmà (in via San Lucifero 71), è Zafos Xagoraris. L’arti - sta di origini ateniesi è in Sardegna per presentare a Nuoro i risultati prodotti nel workshop “The distance from the center ”, un lavoro condotto lo scorso settembre per Master interuniversitario di Diritto ed Economia per la Cultura e l'Arte –DECA del Consorzio per la promozione degli Studi nella Sardegna Centrale. Nell’iniziativa cagliaritana di IdeeArte lo intervista e commenta insieme al pubblico immagini dei suoi principali lavori - incentrati sull’inter - pretazione dello spazio pubblico attraverso il suono come medium principale - l’artista Giulia Casula. Classe 1963, studi all’Accademia delle Belle arti di Atene, dove attualmente insegna, al Politecnico della capitale greca e al Center for Advanced Visual Studies del Massachusset Institute of Technology, Xagoraris vanta un ricco curriculum di esposizioni e workshop, come ad esempio le partecipazioni alla Biennale di San Paolo nel 2006 a Manifesta 7, a Rovereto nel 2008 e interventi alla School of Visual Arts a New York, all'Accademia di Belle Arti di Monaco, allo IUAV di Venezia e in molte altre Università. Il suo lavoro si concentra sullo spazio pubblico e lo reinterpreta attraverso nuovi punti di vista, utilizzando apparecchiature non monumentali (come campane, archi, sirene), disegni, meccanismi semplici a bassa tecnologia, o dispositivi audio. Una delle sue opere più famose, “Enclosed Bell”, una campana inserita all’interno di una costruzione di mattoni che, nel definire uno spazio sonoro, rimanda a questioni di ordine sia identitario che percettivo, è esposta fino al 30 ottobre a Palermo, al Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia, nella cornice della mostra “Sotto quale cielo?”. Accanto alle installazioni con campane, Xagoraris progetta e installa diversi sistemi di amplificazione del suono, come quelli presenti a Cipro, in alcuni villaggi abbandonati per ragioni politiche e militari. In questo modo il silenzio esistente diventa rumore e i luoghi vengono animati simbolicamente. T. F.