Rassegna Stampa

Sardegna 24

Il Comune si riprende il sito di via Leo Decisivo il «mancato rispetto della convenzione»

Fonte: Sardegna 24
17 ottobre 2011

 Chiesetta revocata a “I Sardi”

 

Ealla fine è arrivata. Primala contestazione formale e infine la revoca: I Sardi dovranno sgomberare i locali della chiesetta sconsacrata di via Leo. Una decisione nell’aria da qualche tempo. E mercoledì, nel corso del dibattito sulle dichiarazioni programmatiche del primo cittadino, Serenella Piras, dirigente del servizio Cultura, revocava la “Concessione in uso gratuito e apertura al pubblico dell'edificio della chiesa aragonese” all’associazione I Sardi. Nel documento emergono i motivi del malcontento dell’amministrazione: mancata apertura del sito e mancato svolgimento delle attività previste. La storia. Nell’estate del 2010 il Comune chiama tre associazioni a partecipare ad una piccola gara per la gestione della chiesetta di Monte Urpinu in via Leo. Se l’aggiudica l’associazione I Sardi, che il 24 settembre2010stipula unaconvenzione con il Comune. Ma con la nuova amministrazione i rapporti tra Comune e associazione si guastano. Tra luglio e i primi di settembre 2011 il servizio Cultura dispone delle ispezioni al sito per verificare il rispetto della convenzione. Intanto I Sardi offrono a Cresia, l’associazione religiosa legata all’ex parroco di Sant’Eulalia don Mario Cugusi e ostile al governo della diocesi da parte dell’attuale Arcivescovo che cercava una nuova chiesa per celebrare la messa dopo l’addio di don Cugusi a San Lucifero)una collaborazione: iscrivendosi a I Sardi potranno svolgere le loro attività nella chiesetta, il primo sopralluogo di Cresia in via Leo è del 15 settembre. Il 23 settembre il Comune scriveunanota a I Sardi e contesta il mancatorispetto delle prescrizioni della convenzione. In particolare: la mancata apertura della chiesa «per diversi giorni nella settimana dal 12 al 17 luglio 2011 e nei giorni 6 e 7 settembre 2011, senza previa tempestiva comunicazione al pubblico e al servizio scrivente», la mancata presentazione, con cadenza trimestrale, di dettagliata relazione sull’attività svolta e sul numero di visitatori e il mancatosvolgimento delle attività culturali e didattiche previste nel progetto. Il giorno dopo la vicenda sale alla ribalta delle cronache. L’assessore alla Cultura Enrica Puggioni stoppa, a causa degli attriti con I Sardi, le attività di Cresia in via Leo. Qualche giorno dopo don Mario Cugusi, rimprovererà al consigliere comunale Pd Claudio Cugusi(dal2003socio fondatore de I Sardi, senza più incarichi di gestione nell’associazione) di non avergli raccontato nulla,mentre lo invitava aMonte Urpinu nel sito di via Leo, il braccio di ferro in corso, con l’amministrazione comunale, sulla chiesetta. Intanto I Sardi rispondono alla contestazione del Comune con due mail: il 23 e il 29 settembre, dove lamentano le difficoltà incontrate nella gestione del sito. Il servizio Cultura giudica però le motivazioni «irrilevanti in quanto la struttura di cui trattasi è stata consegnata e accettata nelle condizioni constatate nel verbale di consegna del 1 ottobre 2010, firmato dal dirigente del Servizio Cultura e Spettacolo e dal legale rappresentante della suddetta associazione (I Sardi, ndr) e come tale ritenuta idonea al raggiungimento degli obiettivi». Mercoledì la revoca. I Sardi sono finiti nel mirino di due consiglieri comunali per la gestione del campo nomadi.