Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Vita nei rioni storici e la città moderna

Fonte: L'Unione Sarda
13 ottobre 2011

Proposte dell'Urban center

Come coniugare la tutela dei quartieri antichi con le esigenze della città moderna? Negli ultimi anni si è giunti alla conclusione che un centro storico perfettamente conservato rimane una mera scenografia se non vissuto attivamente dall'uomo. Tuttavia abitare, lavorare o transitare in questi quartieri comporta delle difficoltà legate soprattutto alle caratteristiche dimensionali della viabilità esistente che hanno reso il traffico veicolare sempre più invasivo e molesto.
Nel caso di Castello è facilmente constatabile come la rilevante differenza di quota, rispetto ai quartieri storici circostanti, comporti però anche delle difficoltà all'accessibilità pedonale, soprattutto di anziani e persone con ridotte capacità motorie. Questa situazione ha contribuito nel tempo allo spopolamento e al sottoutilizzo di questa parte importante della città. Per ovviare a questi inconvenienti, nel 2002, venne approvato dalla Giunta un progetto che prevedeva un sistema coordinato di parcheggi interrati e trasporti meccanizzati collettivi, come ascensori, scale e tappeti mobili. Ottenne il parere favorevole anche dalle diverse Soprintendenze ma non quello dei residenti che firmarono una petizione perché poco convinti dall'eccessiva meccanizzazione. È qui che riemerge l'interrogativo a proposito della tecnologia a supporto di ciò che è antico. Nel giro di pochi anni la crisi economica, energetica e ambientale sta già modificando le nostre abitudini e non può essere un caso che i cittadini chiedano piste ciclabili e mezzi pubblici più efficienti.
La nuova amministrazione pare orientata verso l'utilizzo di bus e macchine elettriche. Questo testimonia come la soluzione al problema dell'accessibilità a Castello sia comunque una delle basi da cui partire. Tuttavia rendere nuovamente il quartiere pulsante di vita, cultura ed economicamente produttivo sarà un processo decisamente lungo e tortuoso ed è qui che diventerà indispensabile il dialogo con la cittadinanza.
Federico Matta
Urban center