Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Ex Vetreria, subito il bando

Fonte: La Nuova Sardegna
12 ottobre 2011

 
Un appello al Comune perché non restringa la tipologia di attività ormai storiche nella struttura

Gli artisti: «Con noi un capannone è diventato teatro»




ALESSANDRA SALLEMI

CAGLIARI. Il nuovo corso della gara pubblica per affidare la gestione degli spazi culturali è salutata con favore dagli operatori teatrali e sociali che hanno inventato il teatro e molto altro all’ex Vetreria di Pirri. Ma che arrivi, il bando, veloce e trasparente come ci si attende.
Per sollecitare il Comune a procedere sulla strada segnata con la delibera del 22 settembre scorso proposta dall’assessore alla Cultura Enrica Puggioni, ieri mattina gli operatori del teatro Cada Die e della cooperativa Carovana che promuove attività di aggregazione soprattutto destinate agli adolescenti hanno tenuto una conferenza stampa. Volevano illustrare la propria attività, raccontare cosa ha messo in moto il loro lavoro, ma anche raccomandare che si tenga conto di un’appartenenza profonda: quella in andata e ritorno tra l’ex Vetreria e la comunità di Pirri che conta 34 mila persone, tutte, prima o poi in vent’anni, passate da queste parti per trascorrere un tempo bello, in mezzo alla memoria evocata da varie iniziative (come quella sui bombardamenti del 1943) oppure per assistere alle prove degli spettacoli o ancora per aspettare i bambini e i ragazzi cresciuti in oltre dieci anni di scuola di recitazione. Lo spazio Cada Die era un capannone industriale dove si producevano bottiglie di vetro, nel 1991 gli attori e tutti i soci della cooperativa teatrale hanno cominciato a costruirsi il teatro. Una forzatura burocratica (non avevano autorizzazioni) e un successo sociale, visto che nella periferia estrema di Cagliari si sono esibiti padri del teatro contemporaneo ma, soprattutto, varie persone che un tempo erano ben lontane dall’andirivieni di «questi qua» oggi lasciano il carretto di frutta e verdura al socio per andarsi a seguire le prove degli spettacoli. Dunque cosa dovevano mandare a dire ieri Antioco Usala, Giancarlo Biffi, Claudio Zasso, Pierpaolo Piludu, Sandro Mascia, Silvestro Ziccardi nel parlare del piccolo miracolo di un capannone industriale semidistrutto che diventa un gioiellino conosciuto fra i teatranti parigini? Che loro parteciperanno alla gara per tenersi lo spazio che hanno creato e si augurano di avere i requisiti, che plaudono alla svolta epocale del Comune il quale ha indicato la vocazione dei vari spazi pubblici da mettere in gara. L’appello lanciato ieri è: si tenga vivo il rapporto ormai forte tra questo luogo e il territorio, a Pirri ci sono altri spazi che possono essere messi in rete con l’ex Vetreria, lo spazio deve aprirsi ancora per esempio per offrire una residenza ai gruppi teatrali senza sede e così anche ai ragazzi che vogliono fare prove musicali.