Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Diventare calciatore? Troppo mitico!

Fonte: L'Unione Sarda
11 ottobre 2011

Letteratura ragazzi: presentato a Tuttestorie il libro di Gianfranco Liori edito dal Castoro


Con “La partita più importante del mondo”, edito da Condaghes, vinse anni fa il premio nazionale di Letteratura per l'infanzia Bitritto. Ora ci riprova, parla ancora di calcio, ma è solo un pretesto. È un piccolo romanzo di formazione questo “Troppo mitico!” (188 pp. 13,50 euro) che Gianfranco Liori, scrittore, editore, libraio, fumettista, musicista cagliaritano quarantasettenne ha appena pubblicato con Il Castoro. Un libretto prezioso, arricchito dalle illustrazioni di Margherita Allegri, che dietro le avventure in campo e fuori di Salvatore Marangoni, venuto al mondo mentre sua madre era allo stadio, cela una profonda morale. Importante per i ragazzini, invitati a inseguire i loro sogni, ancor più per i genitori, ai quali si suggerisce di somigliare il meno possibile a quelli del nostro Salva: egoisti, superficiali, disattenti. Decisi a fare di lui un calciatore quando il suo desiderio più grande è diventare uno scienziato. Ci riuscirà, un giorno, ma prima, dovrà difendersi da molti nemici: i genitori, i compagni privi di sensibilità, la ragazzina superficiale che gli fa girar la testa, il mister che lo costringe a estenuanti allenamenti, e soprattutto se stesso: la paura di passare per secchione, la timidezza paralizzante, il profondo senso di inadeguatezza.
Soltanto al termine di un percorso faticoso e pieno di incubi arriverà a prendere coscienza di sé. Si ribellerà al padre che vuole fare di lui un calciatore, il nostro eroe undicenne, subirà coraggiosamente il suo rifiuto, proseguirà per la sua strada. E capirà chi sono i veri amici. Su tutti Mino Sala, altrimenti detto Salamino, conosciuto sui campi di calcio e felice esempio di un figlio cresciuto nella libertà e nel rispetto. Anche col suo aiuto sventerà un piano diabolico (di suo padre!) per vendere agli arabi il campione brasiliano dell'Olympia, l'amatissimo Cacao.
Fondatore di Villaggio Pinguino, la prima libreria specializzata in fumetti di Cagliari, padre di Francesco, 26 anni, Giuditta 4 ed Elisabetta, uno, Liori ha avviato nel '97 una proficua collaborazione con Bepi Vigna, col quale ha scritto la sceneggiatura del corto “Roxy Bar” e un libro diventato un piccolo caso letterario. “Sardi, quelli con la testa dura” (Sonda-Torino), adottato dall'Università di Cagliari. Nel '98 ha vinto con “Come un fumetto giapponese” il premio Laura Orvieto e il selezione Bancarellino (Giunti). Nel '99 ha scritto con Vigna e Alberto Melis il corto “Kyrie Eleison”. Fondatore dell'Associazione Sarda Professionisti del Racconto e dell'Immagine ha scritto anche “La macchina del cervello”, “Che vita spericolata” (entrambi Condaghes). Del 2006 è “La mia scuola e altre cose spaventose” (Fabbri). Con “Troppo mitico” ha partecipato con Carlo Canzan a Tuttestorie. Tema di discussione: “Si può diventare calciatori per sbaglio?”. Certo, si può. Più faticoso ed esaltante è diventare persone responsabili e consapevoli. Quanto alle domande dei bambini, in molti hanno chiesto lumi allo scrittore sull'invito che appare sulla quarta di copertina. Assaggia questo libro a pagina 13 , sta scritto. Liori non ha saputo rispondere, in molti hanno annusato e leccato e non è successo niente. E forse il segreto è proprio questo.
Maria Paola Masala