Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Santa Chiara vuole vivere

Fonte: L'Unione Sarda
11 ottobre 2011

Le proposte degli operatori per il rilancio del caratteristico mercato

«Servono l'ascensore per Castello e le bancarelle»

«La crisi a noi crea pochi problemi. Rispetto ai colleghi del mercato di San Benedetto, noi siamo abituati a operare in situazioni difficili». Parola di titolare di box nel mercato di Santa Chiara. Parole quasi incredibili per chi capita, casualmente, da quelle parti: la struttura è un gioiello, eppure da anni vive in perenne agonia. Loro, i titolari, sono relegati nel piano terra mentre la parte superiore è un ammasso di macerie: si salvano soltanto alcune parti del pavimento, messe sotto tutela dalla Sovrintendenza. In quella zona solo un segno di vita: quello che, forse, era l'ufficio del direttore, adesso ospita i precari del Comune che vigilano sui tre ascensori che portano in Castello.
LA SITUAZIONE Un peccato. Quel mercato meriterebbe di vivere. «Difficile», afferma Tonio Caria che gestisce il box degli alimentari, «anche individuare un responsabile: purtroppo, la grande distribuzione ha spinto la gente a fare acquisti in periferia. E poi, a complicarci ulteriormente la vita c'è stato anche lo spopolamento di Castello». Eppure qualcuno ancora da quelle parti va a fare la spesa. «Si parla tanto di precari», interviene Antonio Zoccheddu, venditore di frutta e verdura, «in fondo, anche noi siamo precari. Non sappiamo quale sarà il nostro domani: purtroppo siamo scottati dalle tante promesse che le precedenti amministrazioni hanno fatto ma mai mantenuto».
LE PROTESTE Eppure non mollano. Loro credono davvero possibile il rilancio del mercato. «In primo luogo», puntualizza Giuseppe Aresu, «non ci dovrebbero mettere i bastoni tra le ruote: sabato scorso, verso l'ora di chiusura, sono arrivati i vigili urbani che hanno multato le auto dei clienti. Questo cose fanno fuggire la gente».
LE PROPOSTE Ma i problemi sono strutturali. Angelo Pitzalis, portavoce dei titolari dei box, ha una serie di proposte. «Fondamentale», spiega, «sarebbe la realizzazione dell'ascensore che collega con Castello. A quel punto, questo tornerebbe a essere il mercato di quartiere. Poi, si potrebbe aprire anche l'ingresso su viale Santa Margherita: è possibile, visto che, in quel punto, c'è uno spazio comunale. Altre cose? Concludere i lavori per realizzare l'ingresso per disabili e autorizzare la sistemazione delle bancarelle nella salita, proprio come accadeva in passato quando il mercato funzionava. E, naturalmente, c'è da recuperare il piano superiore».
L'ASSESSORE Proposte che sono finite anche nella scrivania dell'assessore comunale alle Attività produttive Barbara Argiolas. «Per il recupero del piano superiore», afferma, «servono fondi che, in questo momento, non siamo in grado di recuperare». Di tutto il resto, invece, se ne può parlare. «Da quando mi sono insediata», racconta, «sono stata una volta al mercato e ho parlato con gli operatori. La prossima volta che torno, vorrei portare qualche novità». Intanto, di Santa Chiara si è già parlato in Giunta. «Siamo tutti d'accordo sul fatto che deve tornare a essere un mercato di quartiere». Ma non solo. «Con l'assessore Coni stiamo lavorando sulla questione parcheggi». L'unica certezza, per il momento, è il completamento dell'accesso per i disabili. E le bancarelle? «Non mi piace fare provvedimento spot: voglio affrontare il problema strutturalmente. Questo aspetto è analizzato nel piano delle aree. Comunque, credo che potrebbero esserci novità entro l'anno prossimo».
I MERCATI Il mercato di Santa Chiara va recuperato. E, in qualche modo, i cittadini devono mostrare di volerlo. «Stiamo lanciando una campagna d'inverno sui mercati civici. Vogliamo stimolare i cittadini a usarli. In questo senso, stiamo lavorando sulla sensibilizzazione ma anche sull'informazione. Per esempio, sono in programma una serie di interventi sulla cartellonistica».
Marcello Cocco